REDAZIONE LA SPEZIA

Panigaglia, sfratto addio Nessuna compensazione

La maggioranza boccia la mozione di Carassale: "Pretestuosa". Lui rilancia: "Buttati nella spazzatura i vecchi accordi ancora validi"

Il Consiglio comunale di Porto Venere, dividendosi alla prova del voto, non trova la quadra per coltivare richieste di compensazione dirette a Gnl Italia per i nuovi progetti sulla rampa di lancio: servizio navetta delle autobotti tra Panigaglia e il porto, realizzazione del distributore nautico di metano; rimane al palo anche la possibilità di rilanciare i vecchi accordi con la Snam (1994) che contemplavano la dismissione a lungo termine dello stabilimento metanifero e il tetto occupazionale di 150 dipendenti diretti.

La mozione presentata dal consigliere Fabio Carassale (Ambiente e Progresso) alla fine è stata votata solo dallo stesso: la maggioranza guidata dal sindaco Matteo Cozzani e dal vice Emilio Di Pelino, giudicandola pretestuosa, ha fatto pollice verso mentre i consiglieri di minoranza Franco Talevi, Francesca Sacconi e Saul Carassale (Porto Venere Bene Comune) si sono astenuti, pur premendo sul piano dei ristori con ancoraggio alla legge Seveso sul rischio di incidente rilevante. Astenute anche le consigliere Linda Vannini (dipendente di Gnl Italia) e Giovanna Angelino (che ha rotto con Cozzani).

"Buttati nella spazzatura atti e anni di lavoro dei nostri lungimiranti predecessori" è il commento finale di Carassale con riferimento alla giunta guidata dal sindaco Luigi Guida (vice Renzo Calcagnini) e alla prospettiva della trattativa a step incardinata 28 anni fa: "Avrebbe potuto essere ripresa, rafforzata dalla partecipazione popolare: invece tutto sta passando sulle nostre teste, con vizi procedurali per i quali ho chiesto alla Regione la sospensione dell’intesa in autotutela".

"Un intervento impiantistico che, nel rispetto delle procedure di legge, prevede solo pareri tecnici" così il sindaco ha circoscritto la posta in gioco indicando nel governo, semmai, l’interlocutore di una trattativa da riattizzare per il bonus carburante. Di qui anche la disponibilità a votare un ordine del giorno mirato. Invece ogni gruppo è rimasto nelle sue posizioni, col fronte della minoranza unito solo a sostenere la rilevanza degli interventi in divenire e l’ansia da incidenti: "Una bomba in casa" ha detto Sacconi. "Meglio i viaggi marini delle autobotti invece che sulla Napoleonica" ha detto Talevi con riferimento alla navetta. Cozzani ha esteso (velatamente) le critiche sull’approccio al tema guardando al capoluogo: "Quello della Spezia non è il nostro modus operandi..." con riferimento ai pareri tecnici positivi e alla mozione tesa a sbarrare la strada a Gnl per la concessione di calata Malaspina. Sul punto il procedimento aperto in Autorità Portuale è in stand by: Gnl Italia, pur di realizzare l’adeguamento del pontile, potrebbe rinunciare al proposito della concessione nella misura in cui il servizio navetta si svolgesse con sponda su Tarros e Lstc, nell’ambito di accordi commerciali diretti tra queste e Canarbino Spa, senza bisogno di passaggi in Authority.

Corrado Ricci