
Ok al limite dei 70 orari Il Consiglio di Stato dà ragione alla Provincia
Ribaltone al Consiglio di Stato sui limiti di velocità della provinciale 566 nel tratto compreso tra Borghetto e Brugnato. Nella guerra tra il Comune di Borghetto Vara e la Provincia della Spezia, alla fine a spuntarla è l’ente di via Veneto, con i giudici romani che hanno ribaltato la sentenza con cui il Tar aveva inizialmente sposato le ragioni dell’ente comunale. Nodo del contendere, l’ordinanza con cui la Provincia nel giugno del 2019 aveva alzato a 70 chilometri orari il limite di velocità sulla strada che unisce Borghetto e Brugnato, ma solo in direzione di Brugnato, lasciando invariato il limite di 50 chilometri orari nell’altra direzione di marcia. La storia è nota: il Comune di Borghetto aveva installato sulla provinciale che unisce Borghetto e Brugnato un autovelox, che in pochi mesi di attività aveva pizzicato oltre 15mila automobilisti per eccesso di velocità. Un fatto che aveva scatenato una vera e propria guerra istituzionale: contro il dispositivo si schierarono apertamente molti sindaci della media e alta Val di Vara, e il pressing sulla Provincia portò i suoi frutti, tanto che con un’ordinanza ad hoc l’ente di via Veneto decise di alzare a 70 chilometri orari il limite in quel tratto: non su entrambe le corsie di marcia, ma esclusivamente su quella presidiata dal velox. Il provvedimento fece sbottare l’allora giunta comunale borghettina, che non esitò a ricorrere al Tar. Nel 2020, la sentenza del tribunale amministrativo regionale diede ragione al Comune, ristabilendo l’originario limite di velocità, 50 chilometri orari, su entrambe le corsie di marcia, con i giudici che contestarono il comportamento e l’operato della Provincia, che solo pochi mesi prima aveva concordato col Comune l’installazione del dispositivo. Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza del Consiglio di stato, che ha accolto il ricorso della Provincia dichiarando inammissibile il ricorso di primo grado presentato dal Comune di Borghetto, sottolineando come l’ente responsabile per la regolazione della velocità dell’arteria sia proprio quello provinciale. "La potestà regolatoria in ambito stradale è attribuita al solo ente proprietario della strada. Nel caso di specie, trattandosi di tratto di strada provinciale extraurbana secondaria ricompresa nel territorio del comune di Borghetto Vara ma non interessante il centro abitato, la potestà di regolazione è di certo attribuita alla sola Provincia – scrivono i giudici nella sentenza –. Il Comune non possiede alcuna legittimazione ad impugnare il provvedimento".
Non è escluso che, alla luce della sentenza, la Provincia possa reiterare l’ordinanza per alzare nuovamente il limite di velocità. Di certo, il famigerato autovelox che aveva smosso le proteste di sindaci e automobilisti, oggi non è più attivo.
Matteo Marcello