Oggi la benedizione delle tele del Gentileschi

Due capolavori del tardo Rinascimento, entrambi opera di Aurelio Lomi Gentileschi, sono stati restaurati e torneranno nell’antico convento spezzino di Gaggiola, la casa della piccola e storica comunità di frati francescani. Un tesoro artistico rimasto nascosto per lunghissimo tempo nel convento, frutto dell’estro artistico del pittore pisano: ‘Giuseppe calato nella cisterna’ e ‘Il sacrificio di Isacco’, riscoperti durante una serie di lavori di restyling della struttura e riportati all’antico splendore grazie al restauro effettuato sotto la sorveglianza della Soprintendenza archeologia, Belle arti e Paesaggio.

I quadri ritrovati, prima di essere esposti pubblicamente nella segreteria del convento, saranno svelati con una cerimonia ufficiale oggi, alle 16, nella chiesa del convento di San Francesco a Gaggiola, alla presenza del vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, del guardiano del convento frate Luigi Ameglio e di Rosanna Vitiello, funzionaria della Soprintendenza per la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia. La presentazione del restauro sarà affidata a Margherita Levoni, dello Studio Martino Oberto di Genova.