Officina meccanica abusiva al Canaletto, nei guai anche i clienti

Al titolare sanzioni per migliaia di euro, confisca delle attrezzature e denuncia per l'accumulo di rifiuti speciali

Polizia locale

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La Spezia, 27 marzo 2024 – La polizia locale scopre un'officina meccanica completamente abusiva al Canaletto: sanzioni da migliaia di euro al titolare con confisca delle attrezzature e denuncia per illecito accumulo di rifiuti speciali.

Si sono concluse in questi giorni le indagini avviate circa un mese fa dagli operatori della Sezione Tutela Ambientale della municipale spezzina, dopo le segnalazioni degli abitanti del Canaletto, che avevano notato che, in un fondo ubicato al piano terra di uno stabile del quartiere, vi era un andirivieni di veicoli poi lasciati in sosta nelle immediate vicinanze. I mezzi venivano poi movimentati da un uomo in tuta da meccanico, ma a nessuno risultava che a quell’indirizzo vi fosse mai stata un’officina.

L’attività d’indagine consentiva, dopo vari appostamenti effettuati nella zona, anche in abiti civili, di osservare che, all’interno del fondo, vi erano varie attrezzature, quali un ponte sollevatore, un compressore, un 'cric' mobile, smeriglio, cassettiere con attrezzi, utensili da meccanico, presse, trapano a colonna e macchina per smontaggio gomme, utilizzate per lo svolgimento di riparazioni meccaniche di ogni genere. Gli agenti della locale hanno visto svariati conducenti che, con i loro veicoli, sono entrati nel fondo e sono stati accolti da un uomo in tuta da meccanico, con il quale contrattavano la riparazione dei loro veicoli.

Acquisiti questi elementi oggettivi, gli agenti sono entrati e l’ispezione ha confermato ai pubblici ufficiali che, all’interno, era allestita una vera e propria officina con la presenza al suo interno di un autoveicolo in fase di riparazione, con il cofano alzato e la copertura del motore smontata.

A carico dell’esercente l’attività abusiva, di nazionalità polacca ma residente nel quartiere Umbertino, è stato contestato l'esercizio abusivo di attività di autoriparazione senza iscrizione al registro delle imprese né all’albo delle imprese artigiane, come invece prescritto dalla legge che disciplina le autoriparazioni. Sono state applicate sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 5.164 euro ad un massimo di 15.493 euro oltre al sequestro, ai fini della confisca, di tutte le attrezzature e strumentazioni presenti per un valore di svariate migliaia di euro. Tutti gli atti amministrativi sono stati inoltrati alla Camera di Commercio, quale autorità competente per i procedimenti sanzionatori.

Ma i guai, per il polacco, non sono finiti con le sanzioni amministrative, poiché all’atto dell’ispezione gli agenti hanno anche accertato che, all’interno del locale, ci fosse un notevole quantitativo di rifiuti speciali derivanti dall’attività abusiva esercitata, tra cui parti di motore, olii esausti, filtri eccetera per il cui stoccaggio e smaltimento l’uomo, in quanto abusivo, non era in grado di esibire alcun titolo autorizzativo.

A suo carico si è così proceduto a notiziare l’autorità giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali, cui consegue la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o l'ammenda da 2.600 a 26.000 euro.

Sono, invece, in fase di completamento da parte della polizia locale, le procedure per l’identificazione dei proprietari dei veicoli, clienti dell’officina abusiva, visto che la normativa di settore prevede sanzioni pecuniarie anche a loro carico.

Marco Magi