REDAZIONE LA SPEZIA

"Occorre ripartire dalla scuola"

Mentre le vittime non parlano, c’è il fratello di una che, contattato a motivo del ruolo ricoperto di coordinatore dei giovani della Cgil e di animatore della casa dei rider, Pierpaolo Ritrovati, 35 anni, accetta di rendere noti sentimenti e pensieri: "Non voglio entrare nella vicenda specifica e nemmeno compiere valutazioni sull’esito processale ma credo sia necessario interrogarci sulla genesi del fenomeno ricorrente delle azioni violente dei giovani sulle sfondo dell’ideologia estremista di destra. A mio avviso siamo di fronte ad un profondo disagio giovanile che sfocia nell’alienazione e ha come presupposto gravi carenze culturali. C’è il problema della precarietà delle famiglie e di una scuola che spesso esaurisce il suo compito solo nella didattica. Credo che occorra potenziare l’educazione civica, ripartire dalla conoscenza della genesi della Repubblica e dei valori democratici sulla quale è fondata, compreso l’antifascismo"

Sul fratello era ed è un militante?

"Non direi".

Lei sì, però. Ha mai pensato che poteva essere lei l’obiettivo della spedizione?

"Non credo. Ma ritengo che l’azione squadrista fosse finalizzata ad intidimire una persona che poteva diventare un militante".