Nuovo argine sul Magra. Patto per la sicurezza tra pubblico e privato

A Ceparana via libera da Regione Liguria all’accordo con l’impresa Sifi. Giampedrone: "Così favoriamo la crescita di aree strategiche".

Nuovo argine sul Magra. Patto per la sicurezza tra pubblico e privato

Nuovo argine sul Magra. Patto per la sicurezza tra pubblico e privato

Pubblico e privato assieme per la messa in sicurezza idraulica della piana di Ceparana. Il patto tra imprese ed enti pubblici che già nel recente passato ha portato buoni frutti – per l’ampliamento di un cantiere navale ad Ameglia, così come per l’insediamento di un supermercato a Romito Magra – verrà replicato a Ceparana, nell’area di Giarizzo, per la realizzazione di un nuovo argine sul fiume Magra a protezione dell’area sportiva e industriale, dello svincolo dell’A12 e della futura bretella di collegamento tra Ceparana e Santo Stefano Magra. L’altro ieri è arrivato il via libera della Regione Liguria all’accordo per la realizzazione della nuova arginatura, che sarà realizzata dalla Sifi - Società immobiliare fabbricati industriali, (proprietaria del limitrofo sito industriale; ndr), e che prevede un investimento complessivo da parte dell’azienda di più di 650mila euro. "Ancora una volta, attraverso la proficua collaborazione tra pubblico e privato, sarà possibile conciliare la resilienza idrogeologica in un’area particolarmente fragile allo sviluppo economico – spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Giacomo Giampedrone –. La Regione ricoprirà un ruolo da regista, replicando uno schema già sperimentato con successo ad Ameglia per un grande cantiere navale e in un’altra area commerciale nel Comune di Arcola. Questa operazione è quindi fondamentale, innanzitutto per la sicurezza dei cittadini, ma anche per lo sviluppo delle aziende che intendono investire e operare in Liguria. Creare le condizioni idonee per lavorare in sicurezza significa favorire la prospettiva di crescita di aree economicamente strategiche da troppo tempo soggette a pericolo di inondazione". Grazie alla realizzazione del nuovo argine, verranno svincolate dal rischio idraulico nuove aree a ridosso del Magra, che dopo la messa in sicurezza e il collaudo delle opere potranno essere sviluppate, utilizzate per nuove insediamenti o per la realizzazione di possibili ampliamenti, come nel caso della Sifi.

Nello specifico di questo intervento, sarà Regione Liguria ad accompagnare l’opera, ovvero si occuperà di realizzare i rilievi, gli studi e le analisi necessarie per la progettazione e la definizione del quadro della pericolosità idraulica a seguito della realizzazione dell’intervento, oltre alla sorveglianza sull’avanzamento dei lavori. Il Comune di Bolano – che nell’ottobre del 2022 aveva approvato un progetto preliminare – si impegna contestualmente a realizzare la progettazione di fattibilità tecnico-economica, mentre la società Sifi si occuperà di redigere la progettazione esecutiva e della realizzazione delle opere, fino a un importo massimo di 650mila euro più Iva.

Con questa operazione e un altro intervento sul fiume Vara che è in corso di approvazione, del valore di 1,1 milioni (di cui 315mila euro stanziati da un’altra impresa locale) e gestiti dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in qualità di commissario di Governo, si concretizzerà la messa in sicurezza di una vasta area industriale, residenziale e sportiva nella piana di Ceparana alla confluenza dei fiumi Magra e Vara. Il secondo intervento riguarda la messa in sicurezza della sponda sinistra del Vara, nel tratto compreso tra il ponte di Ceparana e la confluenza del fiume Magra: i lavori prevedono la costruzione di un argine in terra di circa 1,2 chilometri, oltre alle opere necessarie alla regimentazione delle acque alle spalle dell’opera. Sulla progettazione è stata avviata nelle scorse settimane la procedura di Valutazione di impatto ambientale. Questo intervento rientra nell’elenco di interventi di prevenzione del rischio idrogeologico compresi nello schema d’accordo tra il Dipartimento della Protezione Civile e Regione Liguria, del valore complessivo di oltre 20,8 milioni di euro, finanziati tramite il Pnrr.

Matteo Marcello