REDAZIONE LA SPEZIA

No vax, falsi positivi per avere il green pass Procura indaga sul rilascio delle certificazioni

Alla guardia di finanza sono stati delegati gli accertamenti su farmacie, medici di famiglia e laboratori privati per smascherare l’intrigo

La circostanza, se da un lato conferma la necessità del vaccino, può essere anche letta come l’indizio di un intrigo. Il fenomeno è quello del gran numero di certificazioni di positività sul fronte dei no-vax. Tutti davvero contagiati o c’è anche chi si è fatto dichiarare tale per poi ottenere il green pass, bypassando il vaccino? Il procuratore della Repubblica Antonio Patrono – di fronte ai numeri che tratteggiano l’escalation spezzina dei contagi da quando (il 10 gennaio) sono state annunciate le nuove modalità regionali di riscontro a mezzo del solo tampone antigenico in vigore da oggi – ha deciso di vederci chiaro. Il sospetto è quello del rilascio di false certificazioni dal fronte di farmacie, medici di famiglia e laboratori privati abilitati all’effettuazione del test. Lo scopo dei falsi sarebbe appunto quello di permettere a soggetti no-vax di dribblare l’obbligo del vaccino posto agli over 50, dal 15 febbraio, per poter lavorare o comunque per l’accesso – dal primo febbraio, solo con green pass – a vari luoghi di servizio. Nessun indagato per ora ma l’apertura di un fascicolo a modello 45, con iscrizione sul registro degli atti non costituenti notizia di reato ma suscettibili di generarla. Delegato agli accertamenti è il Nucleo di Polizia Economico Tributaria della Guardia di Finanza. Ieri la diffusione di un comunicato alla stampa. Così, testuale: "La Procura della Repubblica ha delegato la Guardia di Finanza a verificare presso la ASL 5 quante persone non vaccinate residenti nel territorio di competenza risultino aver subito il contagio da Covid 19 nell’imminenza dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni previste dal decreto legge n. 1 del 2022 per l’accesso ai posti di lavoro e in altri luoghi, verificando anche quali strutture (ambulatori pubblici e privati, farmacie, medici di base) abbiano eseguito i tamponi necessari per accertarne la positività. L’indagine è volta ad accertare eventuali reati di falso o di altro tipo finalizzati al conseguimento del green pass senza che ne ricorrano le condizioni, così come è accaduto in altre zone del territorio nazionale sulla base di indagini in corso". Fin qui la nota ufficiale.

Trapelano poi i numeri del rapporto fra positivi accertati dall’Asl attraverso i tamponi molecolari e quelli ’comunicati’ da farmacie, medici e laboratori privati con riconducibilità ai test molecolari. Un riferimento utile è quello del giorno 18: su un totale di 1150 nuovi positivi, 166 erano di fonte Asl e 915 di fonte privata. Un numero quest’ultimo, al pari di quelli degli ultimi giorni, oggetto di verifiche di provenienza.

Corrado Ricci