REDAZIONE LA SPEZIA

Niente proroga, servizi cimiteriali a bando L’attuale gestore impugna la delibera al Tar

Pesano sulla scelta del Comune l’aumento delle cremazioni, la necessità di internalizzare la cura del verde e il project sul crematorio

Sui servizi cimiteriali volano le carte bollate. La decisione del Comune della Spezia di non rinnovare l’attuale contratto d’appalto in scadenza il prossimo 31 marzo, e di indire una nuova gara pubblica, non è piaciuta al Consorzio servizi logistica, società che detiene attualmente la gestione dei servizi e che ha deciso di bussare alle porte del Tribunale amministrativo regionale. Dopo le polemiche dei mesi scorsi – sulla gestione dei servizi sono state numerose le riunioni della terza commissione consiliare di Palazzo civico – lo scontro tra pubblico e privato è destinato a finire sotto la lente dei giudici. Nel mirino, la delibera con cui lo scorso 6 dicembre la giunta guidata da Pierluigi Peracchini aveva approvato gli indirizzi per la predisposizione della nuova gara d’appalto dei servizi cimiteriali relativi al camposanto urbano dei Boschetti e a quelli frazionali.

Con la nuova gara che ancora oggi non è stata pubblicata, la linea espressa dal Comune era stata comunque chiara: non avvalersi dell’articolo 3 del capitolato speciale della precedente gara d’appalto, che prevedeva il possibile rinnovo dell’affidamento per altri due anni. A motivare la scelta dell’amministrazione, molteplici "accadimenti che hanno mutato, probabilmente in maniera irreversibile, l’organizzazione dei servizi cimiteriali", come si legge nel documento licenziato dalla giunta. Quali? In primis l’aumento delle cremazioni a scapito delle tumulazioni e delle inumazioni, ma anche la necessità di riportare all’interno dell’appalto dei servizi cimiteriali la gestione del verde, una diversa gestione delle luci votive, e l’esigenza di poter disporre di una presenza costante degli operatori nei cimiteri frazionali, soprattutto in quelli di Marola, Marinasco e della Pieve di San Venerio. Non secondario, il project financing approvato dalla stessa giunta per la realizzazione di un nuovo impianto di cremazione, la cui gestione – nei piani dell’amministrazione – sarà nettamente separata da quella dei servizi cimiteriali. Da qui il via libera agli uffici per la predisposizione di una nuova procedura di gara con l’inclusione della gestione dell’impianto di cremazione fino all’avvio del servizio del nuovo impianto. Una manovra che non è piaciuta al Csl, che ha presentato ricorso al Tar attraverso gli avvocati Sarah Gabarello e Alessio Anselmi.

Matteo Marcello