REDAZIONE LA SPEZIA

Nave Vulcano prende servizio nella Marina

L’unità di supporto logistico consegnata ieri nel cantiere navale di Fincantieri al Muggiano. Alimentazione a basso impatto ambientale

È stata consegnata ieri alla Marina militare nel cantiere navale Fincantieri del Muggiano l’unità di supporto logistico Vulcano, commissionata al colosso della cantieristica nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta. Varata il 22 giugno 2018, arriva finalmente nelle mani della Marina dopo alcuni imprevisti, su tutti l’incendio che danneggiò lo scafo nel luglio seguente, rallentandone l’allestimento e la consegna. Lunga 193 metri, con un dislocamento di 27.200 tonnellate, l’unità raggiunge i 20 nodi di velocità con un basso impatto ambientale, attraverso l’utilizzo di biocombustibili e avanzati sistemi di propulsione ausiliari elettrici a bassa emissione inquinante. "Nave Vulcano andrà ad affiancare nave Etna permettendo di avviare verso la dismissione nave Vesuvio la quale serve la Patria sul mare dagli anni Settanta. Il rinnovamento della componente di supporto logistico della flotta è una esigenza pressante che non si esaurisce con l’ingresso in linea di questa nuova unità: nave Vulcano sarà la capoclasse di altre due navi gemelle" ha affermato durante la cerimonia di consegna il Comandante logistico della Marina militare, ammiraglio di squadra Eduardo Serra. Nave Vulcano sarà impiegata per trasportare e trasferire ad altre unità navali carichi liquidi (come gasolio, combustibile per velivoli e acqua dolce) e solidi (come parti di ricambio, viveri e munizioni); l’unità è anche dotata di una importante capacità ospedaliera e sanitaria, grazie alla presenza di un’area completamente attrezzata con due sale operatorie, una zona degenza che comprende otto posti di terapia intensiva, un’area per il trattamento di grandi ustionati e laboratori di radiologia e analisi. Questa capacità logistica ad ampio spettro e la sua elevata modularità, accompagnata da un elevatissimo livello di innovazione tecnologica, la rende estremamente flessibile per i diversi scenari operativi e rappresenterà una risorsa anche in attività non esclusivamente militari a supporto della Protezione Civile, per emergenze e calamità naturali. L’unità è capace di imbarcare anche sistemi di difesa più complessi e diventare una piattaforma per sistemi di intelligence e guerra elettronica.

"L’entrata in servizio di nuove navi per la Marina Militare comporta positive ricadute sull’indotto locale e sulla cantieristica nazionale e compensa la progressiva e parziale dismissione delle attuali unità navali rifornitrici della classe Stromboli, realizzate in base ad esigenze oramai superate e con limitate capacità di trasporto e rifornimento. L’entrata in servizio di questa unità dalle innovative caratteristiche, permetterà di migliorare la capacità della Marina Militare di fornire il supporto logistico organico alla flotta, ampliando la capacità di operare a grande distanza dalle proprie basi ed in modo continuativo nel tempo" spiegano dalla Marina. Il programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della Marina Militare, oltre a Nave Vulcano, prevede la costruzione dell’unità da trasporto e sbarco ‘Trieste’, anche questa in costruzione presso lo stabilimento Fincantieri del Muggiano (la consegna è prevista per il prossimo anno), e di sette pattugliatori polivalenti d’altura, che entreranno nella flotta della forza armata a partire già da quest’anno.