Natale chiede risposte sulle inefficienze organizzative "Gravi carenze di personale, sistema da modernizzare"

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Un’interrogazione, che sarà presentata ad inizio febbraio, per ottenere risposte sulla sanità ligure e sulle sue inefficienze nello Spezzino. La annuncia il consigliere regionale del Pd Davide Natale, partendo dallo scambio di persona denunciato tramite le nostre colonne riguardo un referto mammografico. "L’episodio è purtroppo la cartina di tornasole della gestione attuale della sanità pubblica ligure. Non si lanci la croce addosso ai dipendenti protagonisti dell’errore materiale, qui siamo di fronte ad un’organizzazione da ripensare e ad un sistema che non può funzionare con questa cronica mancanza di personale, strumenti e risorse". Ancora una volta, il problema è quello del depauperamento delle risorse umane e della necessità di modernizzare il sistema, secondo il dem. "Quanto accaduto dimostra la necessità di investire sulla digitalizzazione delle aziende sanitarie liguri e di assumere nuovo personale – continua -. I lavoratori delle Asl sono i primi a pagare questa situazione, dovendo agire sempre sotto stress, a causa dei turni pesanti, per cercare di fornire servizi così importanti. È possibile che in alcune regioni a noi vicine, medici e infermieri si muovono in corsia ed i medici possano monitorare i pazienti costantemente tramite uno smartwatch e una app e in Liguria si riesca a capire se un paziente abbia fatto o meno un esame fondamentale per prevenire patologie gravi? Lo chiederò con un’interrogazione".

Altra spina nel fianco da lui denunciata, l’annoso problema dei tempi di attesa. "L’ultima rilevazione dell’Asl 5, di domenica scorsa, parla di 325 giorni per una risonanza magnetica alla colonna vertebrale, 175 all’addome e 60 al cervello. Per una visita gastroenterologica servono 183 giorni e per una urologica si va a 294 giorni. Una continua rincorsa per i lavoratori, che provano in tutti i modi a dare risposte ai cittadini. Questo succede – conclude Natale – negli stessi giorni in cui la Corte dei Conti accende un faro sulla Regione Toscana, intimando di far rispettare le previsioni del piano nazionale del governo sulla gestione delle liste. Un piano che prevede l’equilibrio tra le attività ambulatoriali intramoenia e quelle interne agli ospedali. Come extrema ratio si può anche arrivare al blocco delle prestazioni sanitarie a pagamento. E’ venuto il tempo di verificare se la Regione Liguria, visti i tempi di attesa e la chiusura di molte agende, stia effettivamente rispettando il piano governativo".