"Morgillo e Grillo remano contro Fi"

Il commissario Grazzini risponde a tono alla lettera indirizzata dai due ex big a Berlusconi e Tajani

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Non le manda a dire, il commissario provinciale di Forza Italia Nanni Grazzini e risponde a tono al guanto di sfida lanciato dagli ex ‘colleghi’ Gigi Morgillo, Luigi Grillo e Giobatta Cerutti. Materia del contendere la lettera che i tre hanno indirizzato nei giorni scorsi ai vertici azzurri, sostenendo a spada tratta la candidatura dell’attuale sindaco Pierluigi Peracchini e prendendo le distanze dagli organismi locali del partito, colpevoli, a loro dire, di remare contro la coalizione di centrodestra. Grazzini ripercorre il curricuum degli ex forzisti, ovviamente inqadrandolo dal suo punto di vista: "Morgillo, oggi figliol prodigo, è colui che nel 2015, non nel secolo scorso, costituì una lista civica con cui provò a far perdere la coalizione di centro destra. Il presidente Berlusconi non ha certo dimenticato come Gigi Grillo lo mollò, appena Angelino Alfano cercò di fare una strada alternativa a quella di Forza Italia. Gli spezzini ricordano invece come l’ex senatore si diede da fare per arruolare nuovi adepti a questo progetto ben presto naufragato, tra cui Giacomo Peserico. Quisquiglie direbbe Totò. Ma chi ha vissuto alla Spezia, negli anni in cui Morgillo e Grillo erano agli apici della loro carriera politica, non può dimenticare come i due facevano a gara a trovare candidature inconcludenti per non andare ad intaccare il potere della sinistra". Le conclusioni: "Che volessero e vogliano la fine di Forza Italia sta nel gioco delle cose della politica, ma che scendano in campo a dare lezioni mi fa tornare in mente il testo di una canzone di De André nella strofa che fa: “Si sentono come Gesù nel tempio elargendo buoni consigli, perché non possono più dare cattivo esempio’’.