Molo Ravano, ok all’ampliamento

La conferenza dei servizi indetta dall’Authority ha dato il via libera. Ecco le prescrizioni

Il cammino verso l’attuazione del piano regolatore portuale è ancora lungo, ma nei giorni scorsi è arrivato un altro tassello importante nell’ambito del processo di realizzazione e rimodulazione degli spazi che interessa da tempo il porto della Spezia. La conferenza di servizi indetta dall’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale ha dato il via libera al progetto definitivo presentato da La Spezia Container Terminal per l’ampliamento del molo Ravano. Un intervento monstre, che prevede il completamento dell’attuale molo Ravano laddove oggi insisteva la marina del Canaletto, per una superficie di 50.100 metri quadrati e la conseguente realizzazione di una banchina con estensione fino a 525 metri. Un iter autorizzativo lungo un anno, avviato il 26 gennaio del 2022 e concluso in questi giorni con la determina in cui si dà conto della positiva conclusione del procedimento, per un intervento cardine nell’ambito della nuova intesa sottoscritta la scorsa estate tra Lsct ed ente di via del Molo, che ha rivisto i patti pregressi mettendo nero su bianco investimenti e riflessi occupazionali legati alla realizzazione delle opere del terzo bacino previsto appunto dal piano regolatore portuale approvato nell’ormai lontano 2006. Un’approvazione, quella del progetto, arrivata con una serie di prescrizioni. Il Dipartimento ambiente e protezione civile della Regione ha prescritto che la cantierizzazione dell’intervento del Fosso Melara nell’area Siman dovrà essere precedente o, al massimo, contestuale a quelle delle opere di realizzazione del progetto di ampliamento di calata Ravano; il progetto sul Fosso Melara dovrà inoltre essere sottoposto "alle procedure di valutazione ambientale regionale e di approvazione di competenza comunale". Inoltre, "il cantiere – si legge" dovrà essere approntato in modo da eliminare qualsiasi rischio di dispersione di materiali inquinanti che dovessero essere prodotti durante le lavorazioni".