REDAZIONE LA SPEZIA

Moglie-padrona: "Sono io la vittima"

Sottoposta ieri a interrogatorio di garanzia perché colpita dal divieto di avvicinamento al marito, si è difesa sostenendo di essere stata calunniata e che, se lei ha alzato le mani, lo ha solo fatto per difendersi dalle botte ricevute.

Per questo ha fornito anche degli elementi di prova: le foto dei lividi subiti. Così ieri una donna di origine marocchina chiamata a difendersi dall’accusa di maltrattamenti in famiglia, scattata a seguito della denuncia dell’uomo. Sulla base della ricostruzione fornita, l’avvocato Matteo Vicini ha presentato al gip istanza di revoca della misura cautelare.