Mezzi blindati per il Brasile Fumata bianca su Leonardo

Sbloccata la maxi commessa per l’acquisto di 98 esemplari di Centauro. Entro i prossimi sei mesi la consegna dei primi due tank da sottoporre a test

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Il via libera è arrivato quando il 2022 era ormai ai titoli di coda, e la notizia è senza dubbio di quelle in grado di far tirare un sospiro di sollievo per l’industria spezzina e il suo indotto. Dopo il temporaneo stop imposto dal Tribunale federale di Brasilia, è arrivata finalmente la firma al contratto che porterà l’Oto Melara, società del gruppo Leonardo, a fornire in tandem con Iveco 98 esemplari di Centauro II 8x8 nei prossimi quindici anni all’esercito del Brasile. La fumata bianca è stata messa nero su bianco dalla Gazzetta ufficiale del Brasile, il Diario Oficial da Uniao, che ha pubblicato la firma del contratto per l’acquisizione dei blindati del Consorzio Cio Leonardo-Iveco. In base agli accordi, il consorzio dovrà fornire due esemplari del tank entro sei mesi – da testare presso il Centro di valutazione dell’esercito (Caex) – e in caso di esito positivo dei test, il resto della fornitura: una prima tranche di 96 blindati, per circa 900 milioni di euro (pari a 4,9 miliardi di reais, la moneta brasiliana; ndr), che però in base alle clausole contrattuali potrà raggiungere un totale di 220 mezzi, per un valore di circa 2 miliardi di euro.

Un contratto dalle cifre monstre, la cui firma secondo la rivista brasiliana di settore, Tecnodefesa, segna "la rinascita dell’Esercito brasiliano che col Centauro 2 si troverà a gestire il veicolo corazzato da combattimento più avanzato e potente del mondo". Il consorzio italiano lo scorso mese di novembre si era aggiudicato la gara indetta dal governo brasiliano mettendosi alle spalle i colossi canadesi della General Dynamics Land Systems (che aveva proposto il modello Lav 700) e la corazzata cinese Norinco, che si era presentata alla gara con il suo St-1 Br. Un successo di prestigio per l’industria italiana e spezzina, che avrebbe dovuto essere suggellato il 5 dicembre nella firma del contratto. A mettere a repentaglio l’accordo, a poche settimane dalle elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria di misura di Luiz Inácio Lula da Silva, tornato al potere dopo più di 10 anni, ci ha pensato il Tribunale regionale federale di Brasilia, che ha accolto un’azione popolare finalizzata a fare luce sulla compravendita dei mezzi da guerra italiani. Uno stallo rotto a metà dicembre la Corte Superiore di Giustizia o Superior Tribunal de Justiça del Brasile, che ha autorizzato la prosecuzione del processo di acquisto dei veicoli blindati da parte dell’Esercito brasiliano, sospendendo la decisione della Corte Regionale Federale di Brasilia. "Va assicurata la continuità del progetto di riqualificazione del parco militare" si legge nella sentenza del giudice brasiliano che ha di fatto sbloccato la commessa, la cui firma, arrivata nella seconda decade di dicembre, è entrata in vigore a tutti gli effetti poco prima della fine del 2022, con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale brasiliana.

Matteo Marcello