Messaggi violenti alla ex. Condannato un trentenne

La pena ha tenuto conto del suo impegno a frequentare un percorso di recupero

Messaggi violenti alla ex. Condannato un trentenne

Messaggi violenti alla ex. Condannato un trentenne

Non ha accettato la fine del rapporto con la giovane fidanzata e l’ha tormentata con messaggi minacciosi e aggressivi, arrivando anche a spaccarle lo specchietto retrovisore dell’automobile (per altro di proprietà della mamma) dopo una lite avvenuta all’esterno di un locale in occasione di un incontro casuale. Il ragazzo residente in un comune della Val di Vara è stato condannato a un anno e 2 mesi ma la pena è stata sospesa senza menzione. Il giudice Mario De Bellis (nella foto) ha tenuto conto del percorso riabilitativo che il giovane, classe 1994, ha intrapreso immediatamente dopo il fatto, in un centro di Sarzana specializato proprio nel recupero degli uomini violenti e anche al Sert. Un cammino indirizzato dagli avvocati Giuliana Feliciani e Valentina Sciaccaluga del foro spezzino che hanno difeso il giovane. Si era trasformato in stalker quando qualche mese fa si era interrotta la relazione con una ragazza del 2002 con la quale aveva anche convissuto. Una botta inattesa che aveva minato la stabilità del trentenne portandolo a assumere farmaci e alcol al punto da perdere lucidià oltre a stare male fisicamente e perdere visibilmente peso. E così, in quello stato emotivo confuso, aveva iniziato a inviare messaggi telefonici forti alla sua ex fidanzata e anche all’amica del cuore. Era stato denunciato con il divieto di avvicinamento. Successivamente aveva ripreso i contatti ma in modo sempre più aggressivo, per questo il gip nel 2023 ha inasprito le misure di sicurezza predisponendo i domiciliari e il braccialetto elettronico: misura che ha causato la perdita del lavoro come artigiano.

Nell’interrogatorio di garanzia il ragazzo si è dimostrato profondamente pentito e si è detto pronto a intraprendere un percorso rieducativo nel centro specializzato di Sarzana e al Sert. Nel frattempo è riuscito a trovare un altro impiego e la sua vita sta assumendo contorni più tranquilli e con una prospettiva di vita nuova. L’altra mattina è comparso in Tribunale di fronte al gip De Bellis e al pubblico ministero Monica Burani e le avvocatesse Giuliana Feliciani e Valentina Sciaccaluga hanno consegnato le relazioni sull’impegno e sullo stato di graduale recupero del loro assistito che è stato condannato a 1 anno e 2 mesi con sospensione della pena e la non menzione nel casellario giudiziale. Nella speranza che possa recuperare serenità iniziando una vita nuova e la restituisca anche alla ragazza vittima della sua rabbia.

Massimo Merluzzi