Tra i paletti delle norme sulla privacy e la ricerca di finanziamenti per la digitalizzazione, un altro progetto di valorizzazione della storia dell’Arsenale - oltre a quello dei suoi reperti industriali, di cui scriviamo al fianco - va avanti. L’oggetto è l’archivio storico che conserva quel che resta (dopo i bombardamenti del 1944) dei fascicoli personali dei dipendenti civili dello stabilimento, dalla sua costruzione in avanti: un giacimento culturale col quale è possibile ritessere il filo della memoria con gli uomini e le donne che hanno concorso alla nascita e alla crescita della ’fabbrica delle navi’ e, di rimpallo, della città. La svolta è costituita dal recente disco verde dello Stato Maggiore della Marina Militare alla digitalizzazione degli atti nella prospettiva della valorizzazione del tesoro documentale secondo il progetto elaborato dal comando di Marina Nord a seguito del riordino dell’archivio per il quale si è adoperata, fra il 2020 e 2021, l’archeologa-archivista e storica Susanna Ognibene, titolare della società di servizi culturali Omniarem Srl. Avviata da tempo un’interlocuzione promettente: quella con la Fondazione Carispezia che ha dimostrato la disponibilità a sostenere l’operazione dal punto di vista finanziario. Un’occasione unica per ricostruire storie di famiglie e della città e ancorare ad esse eventi dedicati: mostre, pubblicazioni, ricostruzioni teatrali. "L’Archivio del personale civile dell’Arsenale Militare Marittimo della Spezia custodisce un patrimonio di atti di straordinario valore, un unicum in ambito archivistico. Si tratta di documenti di tipo amministrativo e tecnico, testimonianza e memoria della storia della città e del suo sviluppo legato alla costruzione dell’Arsenale Militare. Una storia che riflette anche quella della nascita della nostra Nazione. Nell’Arsenale della Spezia, inaugurato nel 1869, sono giunti nel corso dei decenni operai, tecnici, specialisti, provenienti da tutte le regioni d’Italia, andando a comporre un variopinto caleidoscopio di professioni e cittadinanze, ancora tutto da indagare e scoprire", aveva ...
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