
Poco meno di 56 milioni di euro. È un’asta dal prezzo monstre, quella bandita dai liquidatori giudiziali nominati dal tribunale di Milano per vendere l’intero compendio dell’ex area Ip di proprietà della Immobiliare Helios, società che dal 2017 è alle prese con un concordato preventivo. Un punto di svolta per una delle pochissime aree di sviluppo urbanistico ancora disponibili in città? Se ne saprà di più dopo il 30 giugno, giorno in cui nello studio milanese del liquidatore giudiziale Carmine Cozzolino (e contestualmente in modalità telematica sul sito yard.fallcoaste.it) si terrà la vendita con gara sincrona mista. All’incanto circa 504.000 metri quadrati "a nord della ferrovia a ridosso della prima linea di rilievo collinare – si legge nell’avviso – in zona semi centrale, a meno di un chilometro dal mare e dal porto turistico". Sull’area sarà possibile edificare 122.374 metri quadrati di superficie utile lorda a destinazione mista residenziale, commerciale e artigianale, secondo il piano urbanistico vigente.
La base d’asta è stata fissata a 55.884.926 euro: le offerte, cartacee o telematiche, dovranno essere recapitate entro le 13 del 29 giugno. Un caso di gara le eventuali offerte in aumento non potranno essere inferiori a 100mila euro. I liquidatori giudiziali hanno però lasciato anche una porta aperta alla vendita frazionata dell’area, suddivisa in otto comparti. Infatti, entro il 29 giugno sarà possibile presentare una manifestazione di interesse all’acquisto di uno o più sub-distretti: la disamina delle eventuali manifestazioni recapitate al liquidatore giudiziale avverrà in caso di asta deserta. Di certo, sulle aree poste in vendita pesa in maniera significativa il mancato completamento della bonifica, al palo da oltre sette anni. Una spada di Damocle che fino a oggi ha fatto desistere diverse società interessate proprio per i costi da sostenere una volta acquistati i terreni, e che ha spinto il Comune della Spezia qualche anno fa ad avviare le pratiche per l’escussione della polizza fidejussoria da 8 milioni di euro, con l’opposizione della stessa Helios. Secondo una recente stima effettuata dagli uffici comunali della Spezia, l’attività di bonifica sarebbe ferma al 75 per cento, mentre per effettuare il restante 25 per cento servirebbe una somma vicina ai 13 milioni. Quella del 30 giugno sarà comunque una data spartiacque sul futuro dell’ex area Ip: il giorno in cui è stata fissata l’asta è anche quello in cui scade il concordato presentato dalla società immobiliare, col rischio che la mancata attuazione del piano concordatario possa sfociare nel fallimento.
Matteo Marcello