
Maralunga, edifici nell’ex camping Il Tar nega al Comune la sospensiva del via libera della Soprintendenza
Nessuna sospensione per il provvedimento con cui la Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio della Liguria lo scorso aprile aveva rilasciato parere favorevole sull’istanza di autorizzazione paesaggistica presentata dai privati nel marzo del 2022 per trasformare il camping di Maralunga in un complesso residenziale. Il ricorso era stato presentato nelle scorse settimane dal Comune di Lerici, contrario fin dalle prime battute al progetto che prevede la costruzione di quattro nuovi edifici rispetto ai dieci manufatti presenti, la realizzazione di un garage interrato, il mantenimento dell’uliveto, la modifica della viabilità esistente col ripristino del manto erboso nelle aree destinate alle piazzole di sosta, e un piscina in prossimità di uno dei quattro nuovi fabbricati.
I giudici del Tar hanno rigettato l’istanza comunale per la sospensione del provvedimento della Soprintendenza, rimandando ogni giudizio all’udienza per la discussione nel merito del ricorso. "La domanda cautelare non è assistita dal requisito di un imminente pericolo di un danno grave ed irreparabile, danno che non può certo essere dedotto nella forma dell’obbligo di provvedere in conformità al parere impugnato, stante anche la specifica previsione del potere sostitutivo in capo alla Regione delegante" si legge nell’ordinanza emessa dal tribunale amministrativo regionale, con i giudici che sottolineano come "la trasformazione urbanistico-edilizia del territorio comunale è comunque condizionata al rilascio del permesso di costruire, di cui l’autorizzazione paesaggistica costituisce atto presupposto".
Il Comune di Lerici nei mesi scorsi aveva tentato la strada del dialogo: aveva preso carta e penna per chiedere alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria di annullare in autotutela il parere favorevole rilasciato mesi prima. L’appello delle ente è però rimasto lettera morta, con la giunta comunale che a quel punto ha deciso di bussare alle porte del Tar. Il Comune sostiene da tempo che "l’area di intervento è inserita in zona con alto pregio paesaggistico, dove il carattere sparso dell’insediamento si sostanzia in una limitata occupazione del suolo da parte dei sedimi edificati. L’insediamento di nuovi edifici potrebbe alterare il carattere dell’insediamento, che con la densificazione prevista si allontana dall’insediamento sparso precedente, dove le costruzioni erano più numerose ma molto più piccole".