
Maissana, urne aperte in anticipo L’inossidabile Banti sfida Cogorno Ma da destra si fa avanti la Biggi
Maissana torna al voto dopo neppure quattro anni. Le dimissioni del sindaco Alberto Figaro hanno costretto il piccolo borgo dell’entroterra spezzino ad andare a elezioni anticipate. Una corsa al voto che, tra facce nuove e personaggi noti, vede tre contendenti alla carica di sindaco. Espressione della maggioranza uscente è Paolo Cogorno, dapprima vicesindaco e poi dallo scorso novembre sindaco facente funzione a seguito delle dimissioni del sindaco eletto nel 2019, Figaro. Cogorno si presenta al giudizio degli elettori a capo della lista civica ‘Maissana in volo’, che vede come candidati consiglieri Donatella Figone, Roberto Zandonà, Mariangela Perazzo, Gala Sabine Brezigar, Cristina Carrea, Federica Maghella, Nereo Giani, Mario Cassese e Alberto Anzi.
Principale avversario nella battaglia all’ultima preferenza sarà Egidio Banti, politico di lunga data, ex senatore ed ex sindaco di Maissana per due mandati dal 2009 al 2019, che dopo la ‘beffa’ delle ultime elezioni e quattro anni passati tra le fila dell’opposizione consiliare, si ripresenta al voto con la lista civica dal nome ‘Impegno per Maissana’, della quale fanno parte i candidati consiglieri Massimo Buttini, Giorgio Corso, Simona De Gaetani, Vittorio De Mattei, Ornella Lavagnino, Urbano Ottoboni, Maurizio Perazzo, Luca Pessagno, Francesca Stanchi. Cosi come a Carro, anche a Maissana la novità di questa tornata elettorale è la partecipazione di una lista spiccatamente di destra: la Fiamma Tricolore ha scelto Giovanna Biggi come candidata a sindaco, a capo di una lista che vede come candidati consiglieri Daniele Biagioni (segretario provinciale del movimento di destra, nonché candidato a sindaco di Carro; ndr), Luciana Bassetti, Leonardo Mavilio, Luca Stretti, Andrea Crispino, Luciano Ruiu. I cittadini di Maissana chiamati alle urne domenica e lunedì prossimi sono 616, tra i quali anche un centinaio di iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero: la caccia all’ultimo voto utile è ormai agli sgoccioli, in un territorio dove anche una singola preferenza può fare la differenza, come accaduto proprio nel 2019, quando servì addirittura il turno di ballottaggio per decretare il nuovo sindaco del piccolo borgo della Val di Vara, dopo che la sfida tra Egidio Banti e Alberto Figaro si era chiusa con un incredibile pareggio al primo turno, con 193 voti a testa. Due settimane più tardi, al ballottaggio Figaro prevalse per appena dodici voti, 217 a 205.