
LA SPEZIA
Una commedia dell’assurdo che passa da un libro di Federico Baccomo al web, durante il lockdown, grazie ai Claudio Bisio e Gigio Alberti. ‘Ma tu sei felice?’ è diventato poi un appuntamento teatrale che fa tappa stasera, alle 21.30 in piazza Europa, per il La Spezia Estate Festival (info 0187 727521 e [email protected]) con protagonisti i due noti attori nei panni di due divertenti ‘antieroi’.
I social network facilitano l’esprimersi di superficiali e razzisti o sono stati Facebook, Instagram etc ad alimentare la categoria?
Claudio: "Penso ci siano sempre stati. I social sono un megafono per alzare la voce e farsi sentire un po’ di più, da chi li segue e vuole ascoltarli. Basta non seguirli. Per esempio, i nostri Saverio e Vincenzo (interpretati da Bisio e Alberti, ndr) sono due ‘idioti da bar’, che sono sempre esistiti, da che esistono i bar".
Qual è la vostra ricetta per non diventare come Vincenzo e Saverio?
Claudio: "Forse conoscerli, e riderci su, guardandoli e guardandoci in faccia. In fondo in ognuno di noi c’è un pezzo di Vincenzo e Saverio, quelle banalità, quelle assurdità a volte le pensiamo o addirittura le diciamo. Loro sono una summa di queste cose, difficile trovarle tutte in una persona".
Gigio: "Credo non ci sia alcuna possibilità di non diventarlo. Lo siamo tutti almeno 5 minuti al giorno; la questione è limitare questi pensieri a quel tempo e correggerli. Di solito aiutano ‘gli altri’: la solitudine è il peggior nemico per la nascita di questo modo di pensare. Altro problema è quando persone che ragionano così per molte ore al giorno, hanno posizioni di potere".
Meglio felici o sereni?
Claudio: "Forse neanche un filosofo riuscirebbe a distinguere tra felicità e serenità. La serenità è uno stadio della felicità, aiuta ad essere felici. Sul tema della felicità, con Gigio, ci siamo confrontati molto e alla fine abbiamo deciso che meno ti fai questa domanda, più lo sei. Appena hai finito di dirlo, ti chiedi se non lo sei più".
Gigio: "Per la serenità forse si può combattere, per avere quel minimo indispensabile per essere sereni, cioè un lavoro, prospettive future, ciò che ti permette di ragionare con tranquillità. Per la felicità, ci vuole un colpo di culo, ecco. E può capitare a chi è sereno e anche a chi non lo è. Combattiamo per la serenità e per la felicità, speriamo".
E se capitasse un altro lockdown, cosa farete questa volta?
Claudio: "Speriamo non ce ne sia uno a breve, ma neanche tra molto, se possibile. Non saprei, probabilmente saremmo più attrezzati e preparati. Noi, per esempio, se volessimo girare un’altra web series: il telo verde per fare il cromakey, che nel lockdown abbiamo tanto penato a reperire, lo abbiamo conservato, rigorosamente ognuno a casa propria!".
Gigio: "Nessuno ha intenzione di interrompere la proposta di iniziative, l’offerta ci sarà sempre. E di alta qualità. Mi risulta che anche quella di piazza Europa sia nata abbastanza rapidamente, quindi né organizzatori, né chi fa questo mestiere, vuole smettere di farlo".
Marco Magi