
Rosario Sanarico, morto sul fiume Brenta nelle ricerche di Isabella Noventa uccisa da Freddy Sorgato
La Spezia, 22 febbraio 2016 - IL SINDACO Massimo Federici ha deciso di proclamare per oggi il lutto cittadino nel giorno delle esequie in forma solenne dell’ispettore di polizia Rosario Sanarico, il sommozzatore del Cnes della Spezia morto a 53 anni durante le ricerche del corpo di Isabella Noventa nel lago del Brenta. «La Città della Spezia – afferma il capo della giunta – si stringe attorno alla famiglia e ai colleghi dell’ispettore Rosario Sanarico, partecipando della grande commozione che la morte dell’ispettore del Cnes ha suscitato nella comunità e nell’intero Paese».
IERI la salma di ‘Sasa’ è stata trasferita dall’obitorio di Padova alla cappella della caserma Saletti del Cnes, parata a lutto. L’hanno scortata un equipaggio della volante della Questura e una pattuglia della polizia stradale di Venezia. Un mesto pellegrinaggio di autorità, colleghi, amici, e anche semplici cittadini, le ha reso omaggio. Numerose le testimonianze di cordoglio ai familiari in lacrime. La camera ardente resterà aperta fino alla partenza della salma per il funerale previsto, come detto oggi, alle 16. La città darà l’ultimo saluto a Rosario Sanarico nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Pegazzano, alla presenza del vice capo vicario della Polizia.
SANARICO, originario di Napoli, da molti anni abitava con la famiglia a Piana Battolla nel comune di Follo. Lascia la moglie Antonella Esposito e i figli Alessio e Annavera. Una carriera enconomiabile la sua. Fu tra i primi soccorritori a calarsi nelle acque gelide dell’Isola del Giglio per cercare superstiti nella Costa Concordia. Era il gennaio del 2012, appena tre mesi dopo il disastro dell’alluvione sullo spezzino che già lo aveva visto in prima linea nella macchina dei soccorsi. Rosario era tra i sommozzatori più apprezzati del Centro nautico della Polizia e la stima dei superiori lo aveva voluto impegnato nelle principali azioni di ricerca e soccorso.
ANCHE il dipartimento della Protezione Civile ha voluto esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Rosario. Nel ricordare la sua professionalità proprio durante le attività di ricerca dei dispersi a seguito del naufragio della Costa Concordia al largo dell’isola del Giglio e nel porgere le più sentite condoglianze ai familiari, il capo del dipartimento, Fabrizio Curcio, rinnova la stima e l’apprezzamento per il ruolo e lo spirito di abnegazione che caratterizza ogni giorno il lavoro degli uomini e delle donne della polizia di Stato, struttura operativa del servizio nazionale della protezione civile.