E’ morto il generale eroe. Guani si è spento a 55 anni

Dalle missioni nei teatri di guerra alla malattia senza ritorno. Il cavalierato come ultimo riconoscimento pubblico fra i commilitoni

Un toccante momento della cerimonia del 30 aprile nel parco di viale Alpi

Un toccante momento della cerimonia del 30 aprile nel parco di viale Alpi

La Spezia, 22 maggio 2022 - Si è spento a 55 anni per effetto del progredire della malattia senza ritorno, col rammarico di non poter continuare a servire il Paese per il quale si è speso in tanti teatri complessi, nella consolazione degli affetti: non solo quelli familiari ma anche quelli maturati nella lunga esperienza da ufficiale dell’Esercito, nella specialità delle artiglieria di montagna, fiero di indossare il cappello degli Alpini.

Le immagini del tributo pubblico del 30 aprile scorso, nel parco di viale Alpi, hanno confortato l’ultimo tratto del calvario del generale spezzino Lorenzo Guani. In quel contesto, l’ultimo riconoscimento: l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica; la consegna, da parte del prefetto Maria Luisa Inversini, era stata anticipata sulla tabella di marcia rituale, là dove la cerimonia era fissata per il 2 giugno ma il decorso della malattia gli avrebbe impedito di esserci. E così è stato, al 34° anno di carriera militare. "Un percorso improntato ai più elevati valori etico morali, insieme a non comuni qualità intellettuali, umane, supportate da una preparazione di straordinario spessore professionale; doti espresse anche nella sua ultima esperienza a Genova al Comando Militare dell’Esercito “Liguria” dove ha svolto l’incarico di Capo di Stato Maggiore con impareggiabile competenza e instancabile volontà". Così il ricordo dell’attuale Capo di Stato Maggiore del presidio ligure Edmondo Dottoli e del vice Gianfranco Francescon.

Nel curriculum di Guani spiccano la prima missione nel 2000 in Bosnia-Erzegovina e le altre in Sudan, Afghanistan e Iraq. In Italia fu in prima linea contro la mafia nell’operazione Vespri siciliani. "Un militare che non ha mai fatto pesare sui sottoposti il suo potere; l’autorevolezza era la fonte primaria della sua autorità" era stato detto dai colleghi durante la cerimonia in viale Alpi, nelle inanellarsi delle attestazioni, giunte anche – in video messaggio – dall’estero. Come quelle che hanno rievocato gli assist agli studenti di Monti Nuba, in Sudan, e di Gibuti: la loro conoscenza è cresciuta grazie ai libri veicolati attraverso le raccolte fondi che Lorenzo Guani aveva promosso, interfacciandosi con alcune associazioni. Cuore di soldato, che agisce anche con le ’armi’ della solidarietà per elevare gli ultimi. Lo spiega bene il montaggio filmato curato da Roberto Celi, che si fa memoria. L’estremo saluto al "generale-eroe" avverrà domani, alle 15,30, nella chiesa di San Pio X, con gli onori militari. Prima la salma sarà esposta all’obitorio dell’ospedale Sant’Andrea dove le Onoranze Funebri Chelli hanno approntato un libro per raccogliere pensieri.

Corrado Ricci