REDAZIONE LA SPEZIA

"Inquinamento fognario" a Lerici: niente bagni fino a venerdì

Le analisi Arpal: ieri nuovi campionamenti / LIQUAMI IN MARE, SCATTA IL DIVIETO DI BALNEAZIONE

Divieto di balneazione a Lerici (foto Frascatore)

Lerici, 6 agosto 2015 – VENERE Azzurra, ancora niente tuffi. Le analisi effettuate da Arpal hanno confermato l’inquinamento fognario dovuto allo sversamento di martedì mattina e, così, permane il divieto di balneazione, con grande delusione dei tanti che speravano che già ieri potesse essere revocata l’ordinanza che il sindaco Leonardo Paoletti ha dovuto emanare in fretta e furia martedì mattina.

UN PROBLEMA alla stazione di pompaggio dell’Acam ha causato, nella notte fra lunedì e martedì, uno sversamento di liquidi fognari che ha interessato lo specchio d’acqua antistante la spiaggia della Venere Azzurra, costringendo il sindaco, a titolo precauzionale, ad interdire immediatamente con ordinanza la balneazione in quel tratto di mare. Lo sversamento, connesso dunque ad un evento temporaneo, è stato velocemente riparato dal gestore in poche ore, interrompendo la fuoriuscita di liquami. E in quelle stesse ore, i tecnici dell’Arpal hanno eseguito un campione d’acqua di mare classificato come “difesa del mare” il cui esito, pervenuto ieri, ha confermano l’inquinamento fognario, dovuto allo sversamento, costringendo il sindaco a non revocare l’ordinanza, fra la rabbia e le perplessità dei turisti, dei residenti e di chi vive grazie al mare e al turismo.

DOMANI arriveranno i risultati dei nuovi campionamenti effettuati ieri da Arpal e solo allora si potrà capire se il weekend che starà per cominciare sarà all’insegna di tuffi e bagni o se, al contrario, l’ordinanza resterà in vigore. Se il campione prelevato sarà favorevole alla lettura dei tecnici dell’Agenzia per l’ambiente, l’ordinanza sindacale verrà immediatamente revocata. E’ un divieto precauzionale ha fatto sapere il Comune di Lerici, precisando che «il potere batteriostatico dell’acqua di mare impedisce la proliferazione e propagazione dei batteri, per cui il problema rimane circoscritto alla Venere Azzurra». E per rassicurare l’opinione pubblica, una nota del Comune precisa, inoltre, «che il controllo della qualità delle nostre acque costiere è monitorato attraverso prelievi mensili in ben 16 punti di balneazione. I campioni vengono analizzati nel laboratorio Arpal di La Spezia che determina la qualità delle acque. Le date di campionamento sono definite a livello regionale prima dell’inizio della stagione balneare e comunicate al Ministero della Salute. La qualità delle acque costiere – conclude la nota – è regolamentata da un decreto legislativo e il sindaco ha agito a tutela della salute pubblica».