
A meno di una settimana dalla riapertura delle scuole ci sono "criticità che non consentono di ottemperare alle prescrizioni legislative volte a garantire un corretto e sicuro inizio di anno scolastico". Sono parole trancianti, quelle utilizzate dai dirigenti delle scuole della provincia per spiegare la situazione in cui si troverebbero molti plessi scolastici. La lettera, inviata al prefetto e ai sindaci, porta la firma dei presidi Maria Torre dell’Isa1, Sandra Fabiani dell’ Isa2, Michele Buongiovanni (Isa4), Grazia Geranio dell’Isa5, Tiziano Lucchin dell’Isa7, Letizia Vitiello dell’Isa8, Andrea Minghi del Cpia, Vanda Zurrida (Isa10), Marcello Lupo dell’Isa11, Simonetta Bettinotti dell’Isa12, Antonio Finid dell’Isa13, Valeria Bonatti dell’Isa16, Luca Cortis per l’Isa17, Stefania Camaiora (Isa18), Maria Cristina Rosi dell’Isa19, Lucia Cariglia dell’ Isa20, Francesca Balestri (Isa21), Nicola Iannalfo (Isa22), Sonia Quinzi dell’Isa23, nonché dei dirigenti delle scuole superiori Sara Cecchini del Cardarelli, Chiara Murgia del Capellini-Sauro, Paolo Manfredini del Fossati-Da Passano, Margherita Gesu del Casini, Franco Elisei del Costa, Francesca Del Santo per il Mazzini, e Giuseppe Bosco per il Pacinotti. Nel mirino i lavori avviati da Comuni e Provincia per la manutenzione degli edifici, che "in alcune scuole non sono ancora terminati: si sarebbero dovuti concludere in tempi utili per la pulizia e l’allestimento", ed anche le criticità da tempo segnalate sul fronte del personale.
"Le procedure di reclutamento dei docenti a tempo determinato non sono ancora state avviate – spiegano i presidi –, mentre l’organico docente assegnato attualmente alle varie scuole risulta non coperto per molte cattedre e costringerà ad iniziare l’anno scolastico con significative riduzioni di orario. Anche la dotazione organica di collaboratori scolastici deputati alla pulizia ordinaria degli ambienti scolastici presenta notevoli carenze".
E se i famosi banchi monoposto ancora oggi non sono arrivati, a preoccupare i presidi è anche la fornitura di gel igienizzante prevista per la ripartenza. "Per le forniture di mascherine e gel non è stato comunicato alcun piano di consegne che possa consentire una previsione di disponibilità continuativa" dicono i presidi che puntano il dito anche contro l’Asl, colpevole di non aver individuato al suo interno i referenti per la gestione di un’eventuale emergenza covid all’interno delle scuole: "Questo aspetto è particolarmente delicato in quanto le scuole si troveranno a dover gestire casi di contagio vero o presunto senza l’interlocutore principale" denunciano i dirigenti. Criticità, queste, che secondo i presidi "espongono le varie comunità scolastiche, costituite da allievi, genitori, docenti, personale Ata e dirigenti, a rischi che non possono rimanere senza risposta. Riteniamo necessaria una valutazione scrupolosa e condivisa riguardo alle condizioni di sicurezza degli ambienti".
Matteo Marcello