La situazione nei comuni spezzini. Sopravvivono 58 piccoli negozi. Ma in molti paesi c’è stata la resa

Di fronte al dilagare della grande distribuzione è difficile reggere al confronto di offerta e prezzo. Le attività di vicinato svolgono però una funzione sociale che ha portato a una loro rivalutazione. .

La situazione nei comuni spezzini. Sopravvivono 58 piccoli negozi. Ma in molti paesi c’è stata la resa

La situazione nei comuni spezzini. Sopravvivono 58 piccoli negozi. Ma in molti paesi c’è stata la resa

Sono quelli che resistono, seppur a fatica, ma che continuano a tenere aperte le porte della loro bottega. Nel corso degli anni nei piccoli borghi che hanno dovuto fare i conti soprattutto con lo spopolamento di tanti residenti che per lavoro hanno trasferito la residenza in città sono state abbassate tante saracinesche di negozi e attività artigianali. La grande distribuzione ha poi definitivamente contribuito a dare una spallata, mettendo davvero al tappeto tante realtà a conduzione famigliare che non hanno potuto reggere al confronto di offerta e prezzo. Oltre a tutte le spese fin dall’apertura mattutina di un esercizio.

In diversi paesi si sono arresi, vedi Ponzano Superiore dove ha chiuso l’ultima bottega anche se il Comune di Santo Stefano grazie al finanziamento sulla via Francigena sta pensando, tra le varie iniziative, anche a riaprire un negozio. Qualcosa ancora si trova a Ortonovo paese e Ameglia ma il numero è sceso nel corso degli anni e la resistenza è sostenuta soprattutto dai ritorni in vari momenti della stagione dei proprietari di seconde case che rianimano i borghi e dalle iniziative organizzate in collaborazione con amministrazioni comunali e associazioni: dal trekking alle visite culturali.

A dicembre 2023, secondo i dati della Camera di Commercio Riviere di Liguria, erano 58 le piccole botteghe in attività nei Comuni della Provincia spezzina di Beverino, Borghetto Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Carro, Carrodano, Maissana, Pignone, Riccò del Golfo, Rocchetta Vara, Sesta Godano, Varese Ligure, Zignago. Si tratta in particolare di esercizi di alimentari vari, categoria più numerosa con 26 negozi. Seguono commercio di carne (14) e frutta e verdura (6). I Comuni con maggior possibilità di scelta sono Brugnato con 16 esercizi, Varese (12) Riccò 8, Beverino e Rocchetta (4), Sesta (3) mentre gli altri hanno almeno un negozio di generi alimentari.

"L’iniziativa corale di Castelnuovo Magra – ha commentato Marco Casarino segretario generale della Camera di Commercio spezzina – testimonia quanto siano fondamentali le attività di vicinato che, specie nei piccoli centri, svolgono vera e propria funzione sociale. Per tutelarle il più possibile occorrerebbe però abolire la Legge Bersani per i piccoli Comuni dando loro nuovi poteri per poter approvare Piani del Commercio funzionali a preservare servizi minimi, fondamentali alla vita di comunità. Guardando i dati, con particolare riferimento all’entroterra dove più incalzante è lo spopolamento, il saldo relativo alle attività di vicinato resta sul lungo periodo stabile: un buon segnale ma una riflessione su come mantenere e incrementare i servizi nei piccoli centri, pensando innanzitutto ai residenti, andrebbe comunque fatta".

Massimo Merluzzi