REDAZIONE LA SPEZIA

La polizia ricorda Daniele Macciantelli

Al Reparto prevenzione crimine di Genova la commemorazione dell’agente spezzino ucciso dodici anni fa da uno squilibrato

Tutti insieme per ricordare un collega e un amico morto tragicamente mentre svolgeva il suo lavoro. Ieri alla caserma di polizia ‘Nino Bixio’ di Genova Bolzaneto il Reparto prevenzione crimine di Genova ha commemorato la ricorrenza della tragica morte del collega Daniele Macciantelli, ucciso il giorno 25 settembre del 2008 durante un intervento di polizia. Alla cerimonia hanno partecipato il Questore di Genova Vincenzo Ciarambino, della Dirigenza del Reparto prevenzione crimine e altre autorità istituzionali, presente anche una delegazione del sindacato Siap. Daniele Macciantelli, 36 anni spezzino, era intervenuto per sedare l’ennesima lite di un 26enne psicotico con la famiglia in un appartamento di Pontedecimo a Genova. Un intervento come tanti altri fatto insieme ai colleghi della pattuglia. Macciantelli, assistente capo del reparto prevenzione e crimine Liguria di Genova, aveva sedato la lite tra Danilo P. (26 anni, all’epoca dei fatti, infermo di mente) e i genitori. Il poliziotto spezzino con il dialogo aveva tentato di calmarlo e dopo i primi momenti il 26enne sembrava tornato tranquillo: poi all’improvviso ha dato in escandescenze, ha afferrato un coltello colpendo l’agente spezzino, ferendolo mortalmente. Una tragedia che aveva lasciato sotto choc la città. "Abbiamo ricordato – le parole di Roberto Traverso, dirigente nazionale Siap – il sacrificio di un giovane poliziotto, un uomo con ancora molti sogni da realizzare. Era uno di noi e vogliamo ricordarlo con grande rispetto e sincero affetto. Una mano assassina guidata da una mente malata, ha portato via la sua giovane vita strappandola agli affetti dei suoi cari, degli amici, dei colleghi. Daniele è un caduto in servizio, è un caduto sul lavoro. Un lavoro come il nostro che non è per tutti, una professione complessa, dai mille volti, particolare e per questo la sicurezza deve essere garantita al massimo possibile anche e soprattutto quando il luogo di lavoro è la strada".