La guerra raccontata dalle donne Inviate ospiti al molo dei Pescatori

Una serata di confronto sul giornalismo al femminile con Ferrario, Sala e Serafini nella cornice di Monterosso

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’La guerra vista dalle donne’. Il sindaco di Monterosso al mare, Emanuele Moggia, ha voluto organizzare una serata per aprire un confronto tra giornaliste di diverse generazioni su come è cambiato il racconto al femminile, dalla guerra del Golfo alla guerra in Ucraina e in Afghanistan. Il Molo dei Pescatori è stato gremito da un pubblico attento alla testimonianza di tre inviate: Tiziana Ferrario, Cecilia Sala e Marta Serafini, coordinate da Francesca Parmigiani. Purtroppo, per motivi di salute, non era presente Giovanna Botteri, ma l’applauso dei presenti, per lei, non è mancato. Da sempre la guerra è stata combattuta e narrata prevalentemente da uomini, ma oggi si assiste a un rivoluzione narrativa: dare voce alle donne e ai civili che subiscono, attraverso le donne che raccontano la verità al mondo. La prima inviata di guerra fu Oriana Fallaci e tutte dobbiamo dirle grazie per aver reciso i reticolati mentali di chi pensa, ancora oggi, che una donna non sia capace di simili esperienze. "I giornalisti hanno una forte responsabilità nel diffondere la cultura della pace, perché la pace non deve essere considerata un sottoprodotto della guerra", ha detto Serafini. La collega de ’La Nazione’, Angela Maria Fruzzetti, storica collaboratrice della redazione di Massa, invitata dal Comune di Monterosso per la sua opera di narrazione di memorie sulla guerra al femminile, ringrazia il sindaco per l’ospitalità.