La giunta tra patti e voti Countdown per la quadra

Entro il 13 luglio la riunione del Consiglio. Fa fede la data di convocazione. Forza Italia: "Responsabili, ma non abelinati". Tensioni dentro Fratelli d’Italia

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La data ultima per l’invio della lettera di convocazione del consiglio comunale da parte del sindaco Pierluigi Peracchini - il 3 luglio - si avvicina. Da quel momento la seduta del parlamentino dovrà tenersi nell’arco di 10 giorni. ll 13 luglio rappresenta così il termine ultimo per definire e presentare la giunta al consesso che deve legittimarla. Riuscirà prima di quel tempo nell’impresa Peracchni?

Tra patto dell’Nh-Hotel, resa dei conti elettorali, ambizioni e rispetto della regola rosa secondo la quale nelle giunte "nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento" la quadra non è semplice. L’unica cosa certa è che a presiedere il consiglio comunale sarà il consigliere anziano più votato: Marco Tarabugi, 505 voti inanellati nella lista civica "Peracchini sindaco", la lista-fenomeno delle elezioni. Per il resto si tratta, sottotraccia. E c’è chi, a fronte della ricognizione a largo spettro sull’aria che tira, non esita a lanciarsi in dichiarazioni: "Peracchini, col quale mi sento ogni giorno, continua a palesare la sua volontà di rispettare il patto di un assessore per ogni forza politica che lo ha sostenuto. Noi abbiamo dato e sempre daremo prova di responsabilità a salvaguardia del bene primario della compattezza del centrodestra" dice il coordinatore di Forza Italia Carlo Bagnasco che, subito dopo, con un sorriso in salsa ligure, aggiunge, ciò non "vuol dire essere abelinati...". Della serie: seppur senza rappresentanza in consiglio, il patto pesa, anche oltre le dinamiche locali. Diversamente, la ripartizione degli assessorati, seguendo la bilancia dei voti, porta a questi equilibri: due assessori a Fratelli d’Italia, due alla Lega, due alla lista Toti e tre alla lista Paracchini. Ciò al netto delle pretese-auspicio che si colgono dal fronte dei totiani: non lo dichiarano apertamente ma sperano in tre assessorati.

In ogni caso la rappresentanza del "genere" femminile non può andare sotto la soglia del 40 per cento. Il che vorrebbe dire almeno 4 donne. Ammesso che Fli, Lega e Lista Toti ne ’indichino’ una, la quarta sarebbe appannaggio della lista del sindaco. Se fosse la ’ripescata’ dalla conta Stella Pollina andrebbe ad essere soddisfatto il sottosegretario Andrea Costa: è ad esso vicina. Sarà quella la quadra? Di certo le acque si vanno agitando in Fratelli d’Italia per effetto delle voci della disponibilità ad indicare un assessore "esterno". La conseguenza potrebbe essere quella di fare muro al non eletto Andrea Salmeri ad entrare in consiglio; se così fosse lui sarebbe pronto a dare le dimissioni dal partito. "Non comment" si limita a dire, con un’appendice di promesse: "Un dovere spendermi comunque per chi mi ha votato, tanti amici soprattutto delle forze dell’ordine", dice l’ex poliziotto di rango.

Corrado Ricci