
Era diventato un appuntamento fisso della prima decade di agosto, sempre con la presenza delle autorità cittadine. E’ l’anniversario del leccio monumentale della Foce, che con le sue rigogliose fronde in primavera ed estate dà l’ombra ai tavoli all’aperto del ristorante La Gira. Quest’anno si sarebbe festeggiato addirittura il 320° compleanno. Ma dopo l’emergenza coronavirus e il lockdown, la famiglia Tartarini, che proprio quest’anno festeggia i 150 dello storico locale, aveva deciso che la tradizionale festa non ci sarebbe stata. I titolari del ristorante La Gira, Massimo Tartarini assieme alla sorella Carla, hanno avuto però una bella idea nel segno della solidarietà: impiegare il budget che avrebbero speso nell’organizzazione delle festa del leccio monumentale, per offrire una cena a tutto il personale sanitario del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea della Spezia. Un modo di dire grazie per l’impegno profuso durante l’emergenza Covid-19, che peraltro non è ancora terminata. Niente a che vedere, comunque, con i mesi di marzo e aprile, quando la situazione è stata veramente difficile.
Massimo e Carla Tartarini lo avevano già annunciato a giugno, al momento della riapertura del locale, e ora è stata fissata anche la data. La cena offerta al personale sanitario del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea, si svolgerà dopodomani, venerdì 7 agosto. Parteciperanno il sindaco Pierluigi Peracchini, che aveva subito applaudito l’iniziativa della famiglia Tartarini, e anche il prefetto Maria Luisa Inversini. Ovviamente i tavoli saranno al fresco sotto il leccio monumentale.
Non è un caso che Massimo Tartarini si sia reso promotore di una così nobile iniziativa. Un modo tangibile di dire grazie. Nel giorno di chiusura del suo ristorante, infatti, fa il volontario sulle ambulanze della Croce Rossa e nel periodo di emergenza coronavirus, è stato spesso in prima linea anche lui. "Ho visto di persona come hanno lavorato al pronto soccorso del Sant’Andrea – ha detto – sono stati davvero in prima linea e ho avuto modo di apprezzare il loro impegno, svolto con estrema professionalità nel momento della massima allerta. Ma anche adesso che non bisogna abbassare la guardia".
A proposito di solidarietà, c’è da ricordare anche un’altra iniziativa intrapresa dalla famiglia Tartarini del ristorante ’La Gira’, che esiste dal lontano 1870 e quindi in questo 2020 festeggia i suoi 150 anni di attività. Il locale aveva chiuso a marzo per l’epidemia coronavirus, riaprendo il 1° giugno dopo quasi tre mesi. I quattro dipendenti del ristorante della Foce, però, non avevano ancora ricevuto la cassa integrazione del mese di aprile. Era arrivata soltanto quella di marzo. Massimo e Carla Tartarini, allora, per andare incontro ai dipendenti, avevano deciso di anticipare loro la cassa integrazione.
"Ci era sembrato doveroso – hanno detto – la chiusura aveva bloccato gli stipendi del nostro personale, ma era giusto che potessero comunque avere i loro soldi,nonostante i ritardi della macchina statale per la cassa integrazione. Allora ci abbiamo pensato noi. Volevamo ripartire nel migliore dei modi, uniti per offrire il servizio di sempre".
A maggio è stato sanificato il locale come prevede la legge, sono stati messi i dispenser per le mani e rispettate le nuove regole del distanziamento. Fortunatamente l’ampio giardino ha aiutato nella bella stagione.
Massimo Benedetti