Durante il laboratorio di lettura in classe, una studentessa ha letto il romanzo "La bambina di Kiev" e queste sono sono le sue impressioni. Tutto cambia per Alisa, una bambina di 10 anni, quando la sera del 24 febbraio 2022 Kiev, capitale dell’Ucraina, viene bombardata, e scoppia la guerra. Orfana di padre e con la madre scomparsa dopo il secondo bombardamento, dovrà affrontare il lungo viaggio verso la libertà, in compagnia del nonno e con la speranza di riuscire a ritrovare Polina, la mamma. Una storia come tante, che racconta i fatti senza la paura della verità, perché come dice la maestra della bambina, "non esiste speranza senza coraggio". Si basa su un’insieme di storie veramente accadute. Non manca di aneddoti, una lettura che si fa sempre più intensa e curiosa, affronta il tema dell’uguaglianza e della violenza e, cosa più importante, non fa vedere la situazione da un punto di vista politico, ma dagli occhi di chi la vive, in questo caso, una semplice bambina che fino al giorno prima faceva tutte le cose che fanno i bambini di tutto il mondo, e che ha dovuto interrompere da un giorno all’altro per l’ego umano. "Cose che odio: la cattiveria del mondo, perché rende cattiva anche me."
Cronaca"La bambina di Kiev" e il suo viaggio