
Undici righe affisse alla bacheca dell’ospedale per dire che "il pagamento della mensilità di ottobre non potrà essere assolto nei tempi di norma e di prassi, ma subirà un momentaneo ritardo". La doccia fredda è toccata ai dipendenti di Italy Emergenza, società che al Sant’ Andrea si occupa del trasporto dei pazienti da un padiglione all’altro e della refertazione. Un annuncio che non è sfuggito neppure ai sindacati Cgil, Cisl e Fials che hanno deciso di muoversi su due fronti. L’organizzazione di un presidio previsto per stamani, dalle 9 alle 12, davanti all’ospedale cittadino e la richiesta ad Asl 5 di un incontro con la direzione in cui si prospetta il "blocco di qualsiasi credito vantato dalla Italy Emergenza a tutela dei nostri rappresentanti vantanti credito nei confronti dell’appaltante..."
"Di solito – spiega Roberto Palomba della Cgil – i lavoratori prendono lo stipendio il 20 di ogni mese ma siamo a fine novembre e non sono ancora stati pagati. Una decisione necessaria in quanto i lavoratori non riescono a far fronte ai gravosi impegni famigliari nonostante i solleciti. Nell’incontro chiesto ad Asl vogliamo anche capire il perché di questo ritardo prima di arrivare ai decreti ingiuntivi". Si dissocia da questa linea la Uil che che non ha neppure aderito al sit in davanti al Sant’Andrea. Nella nota firmata da Marco Furletti e Massimo Bagaglia (Uil) si legge – "Abbiamo cercato di capire cosa stia succedendo attraverso contattati con l’azienda appaltatrice e abbiamo avuto risposta: si tratta di un intralcio burocratico che si lega ad alcune difficoltà economiche venute a palesarsi negli ultimi periodi. Non è uso della Uil gettare la croce a priori, tanto più in questo periodo storico, ma è chiaro che ognuno debba fare la sua parte. I dipendenti continuano a farlo: infatti si presentano ogni giorno al lavoro anche senza stipendio. Occorre attenzione da parte di Asl5 che, a scanso di equivoci, non ha colpe sul mancato pagamento ma come committente certamente non può non prendere atto della situazione. La Uil invita gli attori in campo a sedersi a un tavolo di discussione, a trovare una soluzione insieme, per il bene dei lavoratori e delle loro famiglie".