"Istigò all’odio razziale" Il professore a processo

Castrucci, ex docente all’Università di Siena, è stato inguaiato da un tweet. Sotto una foto di Hitler, aveva ’parlato’ a suo nome negando la Shoah

Migration

La lezione finale al professor Emanuele Castrucci – 70 anni, originario di Monterosso, residente alla Spezia e già docente all’Università di Siena – è arrivato dal procuratore della Repubblica della Spezia Antonio Patrono. Così l’epilogo del ciclone innescato dal tweet col quale, due anni e mezzo fa, aveva ’parlato’ per conto di Adolph Hitler, finendo all’epoca sotto procedimento disciplinare e il tiro incrociato di colleghi, studenti e della stessa Regione Toscana. Il capo di imputazione per istigazione alla discriminazione razziale, aggravata dal negazionismo della Shoah, ha superato il vaglio del giudice delle indagini preliminari Fabrizio Garofalo che ha disposto il rinvio a giudizio dell’imputato eccellente; l’udienza è stata fissata per l’11 luglio prossimo davanti al giudici Marinella Acerbi.

Il reato dal quale deve difendersi Castrucci è quello indicato dall’articolo 604 bis del codice penale che, per effetto dell’aggravante del negazionismo, prevede una pena da due a sei anni di reclusione. La contestazione formalizzata all’ex docente di filosofia del diritto e filosofia politica pubblica, è quella di aver "propagandato idee di superiorità e di odio razziale fondate sulla negazione della Shoah". L’incriminazione è scattata a seguito della didascalia col quale, il 2 dicembre 2019, a corredo di una foto di Hitler pubblicata sul proprio profilo twitter, aveva scritto: "Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo".

Il procedimento penale – inizialmente avviato dalla Procura della Repubblica di Siena su denuncia del rettore dell’Università di Siena Francesco Frati – si è radicato alla Spezia per motivi di competenza territoriale. L’ancoraggio è costituito dal luogo di ’lancio’ del tweet: La Spezia, dove il cattedratico risiede. Lo aveva accertato la Polizia Postale, innescando il trasferimento del fascicolo alla Procura spezzina.

La difesa è stata assunta dall’avvocato Andrea Corradino. Ieri nessuna costituzione di parte civile.

Sarà in dibattimento che il professore giocherà le sue carte per evitare la condanna. Con la collocazione in pensione su richiesta, dal primo gennaio del 2020, era ’evaporato’ il procedimento disciplinare amministrativo, potenzialmente proiettato alla destituzione. Resta la graticola della giustizia penale. Il professore Castrucci, a suo tempo, aveva ricusato il Collegio di Disciplina dell’Ateneo senese sostenendo che i suoi componenti avessero anticipato "il giudizio" dimostrando "non imparzialità e mancanza di serenità". La ricusazione arrivata dopo la lettura di alcuni quotidiani in cui Castrucci era stato ritenuto dal Collegio privo di dignità accademica.

Corrado Ricci