Ha un infarto in ufficio, crolla sul pavimento. Rianimato in un'ora e salvato

Risparmiatore sviene nella sede di Widiba, il consulente finanziario esegue le prime manovre guidate al telefono dal 118 che poi porta avanti il soccorso

Un'ambulanza per la rianimazione

Un'ambulanza per la rianimazione

La Spezia, 16 gennaio 2020 -  Era appena entrato nell’ufficio della Widima (la banca online del Monte dei Paschi di Siena) di via Galilei alla Spezia dove lo attendeva il consulente finanziario. Era con la figlia. Non ha nemmeno fatto il tempo a sedersi che è crollato sul pavimento, svenuto. Vano ogni tentativo di ’svegliarlo’. E’ scattata così, ieri mattina alle 9, un’emergenza sanitaria da arresto cardiaco che - grazie alle azioni tempestive ’guidate’ e alle successive manovre del team medico-infermieristico del 118 - si è poi risolta positivamente.

E’ accaduto dopo un’ora di manovre rianimatorie, quando il cuore è tornato a battere e a rendere possibile il trasferimento del paziente al pronto soccorso. Lui è un uomo di 66 anni. Deve la vita ad un concorso di fattori: l’allarme tempestivo della figlia alla centrale operativa del 118; il sangue freddo e l’efficacia con la quale il consulente finanziario ha eseguito a distanza le prime manovre rianimatorie ’ordinate’ per telefono dall’operatore in centrale che aveva preso in carico l’Sos; l’assistenza data dalla figlia dell’infartuato; l’arrivo a razzo nell’ufficio di via Galilei del team medico-infermieristico del 118 che ha rilevato i soccorritori per caso portando a termine la rianimazione con l’impiego del defibrillatore; la collaborazione data dai militi della Pubblica assistenza. Un gioco di squadra nel quale sono stati fondamentali i primi minuti dal momento dell’arresto cardiaco, quelli durante i quali il consulente finanziario ha ’impostato’ il soccorso in attesa degli impulsi elettrici del defibrillatore: lo ha fatto seguendo alla lettera le indicazioni dell’operatore della centrale, col telefono mantenuto a vivavoce per avere le mani libere per effettuare il massaggio cardiaco.

«Ha fatto un ottimo lavoro" dicono alla centrale del 118. Lui vuole sfuggire alla ribalta. "Per favore niente nomi!" dice al telefono, modesto e minimizzante: "Ho solo fatto quello che mi è stato detto. Sono stati bravi il medico e gli infermieri ad intervenire nell’arco di pochissimi minuti e ad effettuare la rianimazione fino al momento agognato: la ripresa del battito".

Aveva fatto dei corsi per la rianimazione cardiaca? "No, ma ho capito quanto però siano importanti. E quanto sia importante ’reperire’ un defibrillatore a stretto giro".