
Un mistero lungo 13 anni, sul quale, da ieri, non si indagherà più. E’ quello della scomparsa di Mohammed Cherkaoui, l’operaio marocchino residente a Sarzana che dal 29 settembre del 2009 non ha fatto più ritorno a casa, senza mai più palesarsi ai familiari.
L’ultimo ad averlo visto fu Pierluigi Destri, il suo ex datore di lavoro, poi finito in carcere per il sequestro di Andrea Calevo e condannato a 30 anni di reclusione. Nei suoi confronti l’ipotesi di accusa di omicidio colposo coltivata dalla procura della Repubblica che, dopo nuove indagini, ha chiesto l’archiviazione del fascicolo. L’istanza è stata accolta dal gip Fabrizio Garofalo. Vana la richiesta di opposizione presentata dalla moglie della vittima, assistita dall’avvocato Massimo Lombardi che aveva chiesto e ottenuto, nel 2019, la riapertura dell’inchiesta da parte del pm Elisa Loris, che rimise le mani in una marea di atti già inanellati dal collega Luca Monteverde. "Imponente il lavoro svolto della Procura" rileva il gip nel suo provvedimento ritessendo il filo delle indagini: intercettazioni, acquisizioni di testimonianze, scavi per la ricerca della salma. Poi le conclusioni: non sono emerse circostanze suscettibili di sottoporre Destri al processo. Prospettazione evidenziata anche dai suoi legali, gli avvocati Giuliana Feliciani e Valentina Antonini.
"L’opposizione all’archiviazione è stata mossa dal cuore della moglie; nessun accanimento.." ha precisato nel suo argomentare l’avvocato Lombardi. Il giallo inizia la mattina del 29 settembre del 2009. Sono circa le 4 del mattino quando Cherkaoui esce dalla sua casa di Sarzana dicendo alla moglie di avere un appuntamento davanti alla farmacia Accorsi in via Gori: avrebbe dovuto trovare il suo ex datore di lavoro Pierluigi Destri (arrestato 4 anni dopo per essere stato l’ideatore del sequestro Calevo). Destri conferma l’appuntamento ma le versioni non coincidono. L’operaio aveva detto alla moglie che avrebbe dovuto ricevere 9mila euro tra stipendi arretrati e liquidazione. Destri sostenne di essere andato all’appuntamento per fare un favore a Cherkaoui che gli aveva chiesto di accompagnarlo alla stazione della Spezia. Da quel momento le tracce dell’operaio si sono perse. Nessuno l’ha più visto. In assenza di salma l’avvio della procedura di morte presunta, giunta poi al capolinea
Corrado Ricci