
C’erano anche le coperte che la signora Rosa ha voluto donare alla Caritas Diocesana della Spezia per consegnarle insieme alla montagna di altri beni partiti ieri dal centro di raccolta di Santo Stefano Magra. Le vecchie trapunte militari risalenti alla seconda guerra mondiale, conservate perfettamente, serviranno per scaldare donne e bambini in Ucraina come fecero durante conflitto bellico con il marito di Rosa Chiappe. La centenaria di Carrara, ex maestra, aveva conservato diversi drappi donati dall’esercito americano al marito e adesso ha deciso di metterle a disposizione della macchina di solidarietà. Dopo aver donato altri pezzi identici ai volontari alla diocesi di Massa Carrara Pontremoli accogliendo l’appello lanciato da Caritas e Pastorale Giovanile, ha saputo delle iniziative umanitarie organizzate alla Spezia e ha provveduto attraverso i volontari a consegnare le calde coperte dei militari, passando così da una guerra a un’altra, anche se soltanto l’idea sembrava impossibile.
Sono partite ieri mattina da Widna Gora, nel secondo carico umanitario partito dal centro di raccolta a Santo Stefano Magra. Nell’area, dove anche accolti i profughi, sono state messe insieme anche tutte le donazioni di parrocchie, cittadini, associazioni e tutte le persone che hanno voluto mettersi a disposizione della popolazione ucraina.
Ci sono volute diverse ore di lavoro con il muletto per caricare il Tir messo a disposizione dall’azienda spezzina Tarros riempito con una trentina di pancali di prodotti. Sono stati caricati medicinali, alimenti a lunga conservazione, indumenti pesanti, scarpe, prodotti per l’infanzia e per l’igiene personale e tanto altro. Prodotti che sono stati già selezionati nei vari punti di ricevimento quindi pronti a essere caricati sul camion che ieri pomeriggio dopo le 14 ha iniziato il viaggio verso il confine con l’Ucraina. A salutare i volontari che hanno lavorato per caricare il mezzo c’era anche don Luca Palei direttore della Caritas Diocesana e i suoi collaboratori. Il viaggio si fermerà a Widna Gora, città individuata come punto di riferimento dell’azione umanitaria.
I responsabili procederanno allo smistamento. Insieme al Tir sono partiti anche alti due pullmini da nove posti che verranno utilizzati per accompagnare a Spezia donne e bambini che saranno ospitati da famiglie oppure strutture che in questi giorni attraverso i Comuni stanno mettendo a disposizione case e alloggi. Don Palei ha ringrziato tutti i volontari che in queste settimane stanno contribuendo in maniera esemplare e commovente al sostegno dell’emergenza oltre ai tanti altri che hanno deciso di contribuire grazie al conto corrente bancario aperto da Caritas.
Massimo Merluzzi