REDAZIONE LA SPEZIA

In ricordo di Leti La palestra alla memoria della Castellini

La struttura intitolata alla dirigente della borgata "La sua dedizione al paese resta un riferimento" .

Un angelo custode che continua, in un’altra dimensione, a sostenere la borgata; assente ma presente nel suo restare riferimento, a quattro anni dalla scomparsa. Così a San Terenzo è stata "vissuta" ieri Letizia Castellini, detta Leti. A lei è stata intitolata la palestra di via Garibaldi, luogo di sport e socialità, valori di cui è stata espressione trascinante da quando, nel 2012, entrò, col ruolo dirigenziale, nel nuovo team della borgata.

"Il ricordo, così come la sua dedizione al paese, sono vivi e restano una lezione" ha detto il capo borgata Massimo Vescovo durante la cerimonia che si è risolta anche in un viaggio nel tempo, alla presenza del parroco don Gualdi, del sindaco Paoletti, il vice sindaco Russo, del consigliere delegato allo Sport Carnasciali.

Le doti di perseveranza e di affidabilità di "Leti" hanno fatto la differenza - è stato ricordato - nel riuscire a dotare la borgata e il paese di strutture di tutto rispetto. Ha messo il cuore per la costruzione della nuova palestra: senza la sua determinazione sarebbe stato un traguardo irraggiungibile. "Riuscì a sopperire alla mancanza di fondi disponibili attraverso le proprie amicizie, coinvolgendo un esercito di persone capaci, esperte nei lavori di ristrutturazione edile. Fu un autentico miracolo". Non solo. "Si faceva trovare sempre e comunque al tuo fianco, pronta a cercare e trovare una soluzione per risolvere i piccoli e i grandi problemi coi quali ha dovuto fare i conti la nostra associazione – ricordano in borgata –. Era bellissimo vederla sul molo, tutte le sere, aspettare il rientro degli equipaggi che si allenavano in mare, fosse anche solo per scherzare con i timonieri o, a volte, anche per rimproverare bonariamente qualche giovane atleta che non aveva avuto il dovuto rispetto per le attrezzature della società, che lei riteneva sacre, ben sapendo il sudore e la fatica che la borgata aveva fatto per acquisirle".

Leti è una delle protagoniste del Palio ’rosa’ raccontate nel libro "Le signore del palio" edito da Qn La Nazione. Così in quelle pagine viene ricordata. "Una donna dal cuore enorme e dal carattere pepato: in tanti ancora oggi in borgata si ricordano quando le diatribe diventavano discussioni animate, con la Leti a difendere le proprie scelte. Ma come in tutte le buone famiglie, dopo un paio di giorni tutto si risolveva con una battuta, e spesso era lei a fare il primo passo verso la riconciliazione".