Imposta di soggiorno. Si allarga il fronte contro il colosso Airbnb

Le amministrazioni di Riomaggiore e Monterosso alle Cinque Terre respingono l'accordo di Airbnb per la riscossione dell'imposta di soggiorno, preferendo gestirla direttamente. Vernazza ha già incassato 359mila euro grazie a un controllo attivo.

Non solo Vernazza. Alle Cinque Terre, anche i Comuni di Riomaggiore e Monterosso mettono nel mirino Airbnb, il portale di prenotazioni statunitense che nelle scorse settimane aveva annunciato l’avvio del servizio di riscossione dell’imposta di soggiorno per conto delle strutture ricettive. Una mossa, quella annunciata in una lettera inviata a tutti gli host del territorio delle Cinque terre, che non è piaciuta alle amministrazioni comunali, poco inclini a concedere a terzi la riscossione di una delle principali voci del proprio bilancio. Così, dopo Vernazza, Comune che nell’ultimo anno ha introitato 359mila euro di imposta turistica (anche grazie all’opera di controllo e verifica avviata dall’amministrazione comunale; ndr), anche gli altri due enti in questi giorni hanno pubblicato una lettera in cui si invitano i titolari delle strutture ricettive a non prendere in considerazione la missiva di Airbnb, sollecitando al versamento dell’imposta secondo le modalità e le piattaforme messe a disposizione dagli uffici comunali.

A Riomaggiore, il Comune (che nel 2023 ha incassato circa 640mila euro dall’imposta di soggiorno; ndr) ha già comunicato al portale statunitense di non voler formalizzare alcun accordo sulla riscossione dei tributi, che prevede un unico versamento trimestrale cumulativo da parte di Airbnb ai Comuni. "Abbiamo già comunicato che il nostro Comune non aderirà ad alcuna convenzione – rilancia il sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia –, anche perché in caso di mancati versamenti da parte di Airbnb, a rimetterci sarebbero gli operatori locali, che operano come sostituto d’imposta. Ci siamo confrontati con le associazioni e con i titolari delle strutture, e alla fine abbiamo deciso assieme di continuare sulla strada intrapresa". Disco rosso al portale statunitense anche da Monterosso, dove tuttavia il sindaco Emanuele Moggia non esclude aperture per il futuro: "Ben vengano queste forme di agevolazione a favore dei turisti, ma vanno approntate coinvolgendo l’amministrazione comunale e gli uffici di riscossione. Senza convenzione e senza accordo, si rischia di creare ambiguità e confusione".

Matteo Marcello