Il sindaco ieri in visita alla Locanda: "Noi non siamo avvezzi al clamore"

Blindati i titolari del ristorante ’Luigina’, ma Leveratto rassicura: "Sono sereni, c’è voglia di normalità"

"A tutto questo clamore mediatico non siamo abituati. Siamo sconvolti per quanto accaduto, queste vicende siamo abituati a sentirle solo ai telegiornali, spesso pensiamo che queste cose accadano sempre altrove, ma non siamo pronti quando accadono sull’uscio di casa. Ora spero solo che presto tutto torni alla normalità". Gian Carlo Leveratto è sindaco facente funzione di un territorio di neppure cinquecento anime che neppure tre mesi fa ha pianto la scomparsa del suo storico e amato sindaco Pietro Mortola.

Da venerdì, l’intero paese è sgomento per quanto accaduto all’Antica Locanda Luigina di Mattarana. "La titolare non se la sente di parlare, abbia pazienza" dice la receptionist della struttura, contattata telefonicamente da ’La Nazione’. La storica attività ieri ha ricevuto la visita proprio del sindaco. "La signora sta vivendo un momento difficile e traumatico, le ho portato la doverosa solidarietà della nostra comunità e le detto che per qualsiasi problema o bisogno, può contare sull’aiuto dell’amministrazione. L’ho trovata abbastanza serena, nonostante la situazione. C’è voglia di normalità" dice Leveratto, che preferisce non addentrarsi troppo nella cruda vicenda di cronaca, se non per confermare che "la coppia non aveva alcun legame col territorio, la localizzazione nel nostro Comune è stata del tutto casuale", e per esprimere le proprie condoglianze al Comune di Bonemerse, in provincia di Cremona, dove risiedeva la coppia. "La comunità di Carrodano partecipa al dolore della comunità di Bonemerse. Ora, lasciamo che la giustizia faccia il suo corso e speriamo che si preferisca il silenzio, anche per rispetto del dolore dei famigliari della donna e del marito".

Nelle parole del sindaco Leveratto non mancano a più riprese riferimenti alla tranquillità perduta, sconvolta da un evento che come molti residenti non hanno mancato di evidenziare, "da queste parti si sente solamente in tv". "Siamo profondamente scossi. Questa volta è accaduto a casa nostra. Sentiamo sempre parlare di femminicidio, pensiamo non dovrà mai riguardarci. Ma può accadere anche qui, a casa nostra. E questo ci ha sconvolti, mandando in frantumi la tranquillità del borgo. Ho sentito molti concittadini turbati. Siamo una piccola comunità, unita, tranquilla, operosa, fatti come questo vanno a turbare normalità, non siamo abituati. Mai avremmo potuto immaginare qualcosa del genere. Spero che tutti i nostri concittadini trovino la serenità perduta" dice Leveratto.

Matteo Marcello