REDAZIONE LA SPEZIA

Il ‘re’ delle investigazioni in un film a Porto Venere

Nelle strade del borgo le riprese del lungometraggio su Tom Ponzi. La figlia Miriam ne ha seguito le tracce: "Per me un grande esempio"

Un film particolare, quello che sarà girato in Liguria e che toccherà soprattutto Porto Venere. Il re delle investigazioni private, Tom Ponzi, di cui si è appena celebrato il centenario della nascita, aveva una base nella perla del Golfo, sia per lavoro che per relax: e proprio qui si racconteranno gli aneddoti più interessanti della vita straordinaria del famoso investigatore. L’idea parte dalla figlia Miriam (che proprio di recente ha cambiato il cognome da Ponzi in Tomponzi), definita dal New York Times "The Queen of the new intelligence", molto legata al padre. "Il coraggio di avere coraggio l’ho appreso da lui – spiega Miriam – mi sono dedicata agli sport estremi e questo mi ha salvato in molte occasioni davvero pericolose".

Il pericolo è il leit motiv della vita di Miriam, criminologa, investigatrice, conosciuta in tutto il mondo e che, proprio in questi giorni, viene intervistata dalle emittenti radiofoniche nazionali sullo spionaggio nucleare. Durante una cena a Porto Venere, Miriam si racconta, un vero fiume in piena: "Era il 1956 quando mio padre era in auto e sentì alla radio che due malviventi avevano preso in ostaggio 60 bambini di una scuola elementare, vicino a Varese, minacciando di usare la nitroglicerina. Lui e il suo aiutante andarono subito sul posto e, con un colpo d’occhio, vide un cornicione sul quale salì e prese di sorpresa i due, disarmandoli. E mentre gridava ai bambini che erano salvi, l’altro aprì la porta e venne ucciso dalla polizia che lo scambiò per uno dei sequestratori. Determinazione, intuizione, carattere forte, sono fondamentali. Per me è stato un grande esempio"". Incontriamo una donna dotata di grande umanità, soprattutto quando parla di casi di persone scomparse: "Mi sento principalmente coinvolta, in questo lavoro le emozioni ricoprono un ruolo fondamentale, ma bisogna saperle gestire, con sangue freddo ed una ferrea disciplina".

Il suo debutto di investigatrice fu con casi di giovani scomparsi, con problematiche di vario genere: "Bisogna capire la psicologia delle persone, capire quali sono le loro priorità e andare sempre oltre le apparenze. La gente tende sempre ad un pensiero uniforme, come per sentirsi al sicuro e invece la verità sta quasi sempre da un’altra parte". Spionaggio industriale, persone scomparse, tradimenti, investigazioni internazionali, questo il pane quotidiano della famiglia di Tom Ponzi e che vedremo condensati in un film. Miriam Tomponzi, autrice di una analisi dettagliata sulla delinquenza femminile in Europa, approdata al parlamento europeo, sarà la mente dell’opera: "Il film toccherà molti luoghi della Liguria, tra cui Porto Venere, dove venivo sempre con mio padre in motoscafo".

Viliana Trombetta