REDAZIONE LA SPEZIA

Il Papilio rinasce come Fuorimano Niente disco, sarà un ristorante

Quando venne chiuso a dicembre del 2018 era una discoteca, nel quartiere del Canaletto. Ora, quello che una volta si chiamava Papilio, rinascerà, con un’altra veste, con il nome di Fuorimano. Appuntamento fissato per dopodomani alle 20 per l’inaugurazione. È la nuova scommessa di Cristian Negro, imprenditore spezzino che ha deciso, ancora una volta, di non mollare. Non ha mollato nonostante lo stop temporaneo decretato allora dalla questura e non lo farà neanche adesso, con il Covid a provare a piegarlo.

"Un anno e mezzo fa – spiega Cristian – il Papilio venne chiuso per un mese a causa di un esposto dei residenti, per gli schiamazzi notturni che i clienti provocavano una volta usciti dalla disco. Avevo provato di tutto, impegnandomi al massimo per essere, oltre che in regola in ogni ambito, pure attento con la security alle aree esterne. Non me la sono sentita di ripartire così". Le idee, nella mente del vulcanico ‘Negretto’, hanno però continuato a moltiplicarsi. "La scorsa estate ho intrapreso una collaborazione con il titolare del Mora Mora di Lido di Camaiore, Emilio Pallanca. Da lì è nata una nuova società e di comune accordo, però, abbiamo pensato di non concepire più il Papilio come una discoteca". I progetti di riapertura come ristorante puntavano a gennaio di quest’anno, poi un posticipo per il restyling. "Non potevamo lasciar perdere. Per riuscirci, però, ci siamo affidati ad un esperto della ristorazione come Tony Incaviglia (titolare di un locale alla Spezia, La Brace che riapre domani, e tre a San Terenzo). Dirigerò e gestirò direttamente il locale, ma mi occorreva una partnership per questa avventura in campo gastronomico". Gli spazi sono grandi: 1.500 metri quadrati di interni e 700 all’esterno, dunque ben fruibili per eventuali pranzi di nozze, comunioni o cerimonie in genere (informazioni al 327 9757436). "Proprio fuori, riallestendo la corte come una sorta di lussureggiante giardino, attendiamo i clienti di quest’estate, con il necessario distanziamento e la possibilità di ospitare fino a 200 persone". Tutto nuovo, fra bambù e piante, tavoli alti e sedie bicolori. Ma non sarà soltanto un ristorante nel quale valorizzare le eccellenze del nostro territorio. "Dopo cena, si trasformerà in un lounge bar, con servizio cocktail e frutta di ogni tipo, dall’anguria... all’esotica, con musica di sottofondo". E qui, total white, con divani in pelle e tavoli bassi in abbinata. Sei le persone che ci lavoreranno. "Personalmente mi occuperò dell’accoglienza oltre che della parte amministrativa". Comunque anche eventi e spettacolo. "Un minimo di intrattenimento, via via, al Fuorimano cercheremo di proporlo. Magari una cena animata oppure un sabato sera far suonare, soft, una band. Aprire in tempo di Covid? Una scommessa, ma la voglia non manca. La gente saprà apprezzare i nostri sforzi".

Marco Magi