
"Il jazz, libertà espressiva"
A tutto jazz: la rassegna DePortibus regala sabato una serata speciale agli spezzini, che alle 21.30 potranno assistere al concerto gratuito di un duetto d’eccezione formato da Nick the Nightfly, conosciuto anche come storica voce di Radio Monte Carlo e Sarah Jane Morris. Accompagnati dalla Nick the Nigthfly Orchestra, fondata nel 1994 e diretta da Gabriele Comegli, regaleranno al pubblico del teatro Civico un live che si preannuncia indimenticabile. È il cantante e dj a darci un anticipo di questo evento.
Nick, che concerto sarà?
"Abbiamo messo insieme una scaletta musicale aperta, insieme all’orchestra, con cui abbiamo un repertorio di quasi 200 canzoni. Per la prima edizione di DePortibus, sarà un’esibizione inclusiva e non monotematica: passeremo per charleston, swing, successi di Burt Bacharach, canzoni originali e molto altro. Ovviamente, non mancheranno brani di Sarah Jane Morris. Il nostro fine è far stare bene la gente con noi".
Come consiglia di approcciarsi a questo genere?
"Il jazz è una musica molto ampia, che include tante libertà espressive. Chi fa pop, ad esempio, esegue le sue canzoni in modo più canonico, invece grazie a questo genere, si sperimenta molto di più, addirittura si sconvolgono le canzoni. Il 30 aprile c’è stato l’International Jazz Day: regala sorprese ogni volta".
Pochi sono dj e musicisti come lei: come vive questo mondo dalle due prospettive?
"Nasco come musicista. Suonavo, cantavo, scrivevo e alle spalle e avevo un’esperienza come corista con Battiato, Alice, Ruggiero. Poi, 34 anni fa, l’occasione: mi hanno sentito cantare dei jingle per la radio: al direttore è piaciuta la mia voce e mi ha chiesto un provino, così è nata la mia carriera a Radio Monte Carlo, anche se vado avanti sempre anche nell’altro campo. Ho coniugato le due cose e ho la fortuna di vivere ogni giorno in questa dimensione che mi piace, con la possibilità di conoscere i miei idoli. Ho introdotto diversi generi in Italia, dalla new age al folk, dall’acid jazz alla musica celtica ed è stata una grande soddisfazione. Quando conosco e tocco con mano artisti così importanti, da Quincy Jones a Sting, che sono miei ospiti, essendo spesso loro fan, per me è più facile far vivere a chi mi ascolta quello che capto da loro. Posso dire che ho avuto una carriera che non mi aspettavo: grazie alla radio sono entrato in un mondo straordinario di grande compagnia e libertà. Ora mi preparo per un’estate in giro per il paese non con l’orchestra, ma con il mio quintetto".
La Spezia ospita uno storico festival del jazz: quanto lo conosce?
"Addirittura, un anno ho partecipato (2018, ndr): ero ospite a Porto Venere ed essendo una manifestazione molto importante, sono stato orgoglioso di partecipare. Per me si è trattato di un concerto meraviglioso, su quella punta straordinaria sotto la chiesa. Un posto incredibile, magico per esibirsi: decisamente uno dei ricordi più belli nella vostra zona".
Questo concerto segnerà un altro capitolo della sua collaborazione con Sarah Jane Morris: ci racconti di questo sodalizio.
"Ci conosciamo da tanti anni: lei era in un momento di grande successo e l’ho ospitata nel mio programma. Siamo diventati subito amici, la simpatia è stata immediata e abbiamo cominciato ben presto a collaborare. Suoniamo spesso insieme e oltre a questo concerto ci esibiremo a Senigallia con il mio quintetto. Ha una voce e un modo di stare sul palco speciali ed è innamorata dell’Italia, come me del resto. Questo anche perché gli italiani hanno un grande cuore verso la musica e apprezzano dal cantautorato alla musica di nicchia e di ricerca. Un rapporto unico, che va oltre la ricerca del pubblico vasto".
Chiara Tenca