Ci sono anche i titolari del “Conchiglia bistrot“ di Lerici, locale sequestrato e avviato alla confisca, nell’inchiesta che ha portato ieri a maxi condanne per l’associazione a delinquere che, secondo le indagini della Dda di Firenze, avrebbe organizzato e gestito il traffico di stupefacenti nella zona della pineta di Viareggio. Il gup fiorentino Angela Fantechi, ha inflitto pene fino a 18 anni (con lo “sconto“ del rito abbreviato) a nove imputati che, all’alba di una mattina di dicembre del 2020, si ritrovarono coinvolti nella grande retata della questura di Lucca: cento e passa uomini, cani antidroga, un elicottero, per porre fine al mercato di stupefacenti in quel di Torre del Lago.
Il giudice ha stralciato, per un impedimento del difensore, la posizione dei ristoratori Alessio e Maurizio Franceschi, il cui locale “Conchiglia bistrot“ di Lerici, è stato sequestrato e avviato alla confisca: nell’attività sarebbero state riciclate somme - per circa 90mila euro - provenienti dall’attività di spaccio nella pineta. Cocaina, eroina, hashish: sotto le chiome degli alberi, si poteva trovare di tutto. Ma proprio quegli alberi diventarono un alleato degli inquirenti, che per mesi, con delle telecamere nascoste, hanno documentato il via vai di clienti, e i movimenti di membri e “fiancheggiatori“.