Il bivio: Cono o coppetta? "Dal web l’ispirazione per far ridere la gente"

L’influencer Ginevra Fenyes stasera alle 21 al Civico col suo spettacolo "Osservare in faccia la gente che mi sostiene sui social era il mio sogno".

Il bivio: Cono o coppetta?  "Dal web l’ispirazione  per far ridere la gente"

Il bivio: Cono o coppetta? "Dal web l’ispirazione per far ridere la gente"

di Marco Magi

Uno spaccato minimale e divertente sulla quotidianità di una ragazza, che cerca di barcamenarsi tra le difficoltà e i nervosismi della vita. Insomma ‘Cono o coppetta?’, come il titolo dello spettacolo al Teatro Civico in scena questa sera, alle 21, con protagonista Ginevra Fenyes. Tra episodi lavorativi complessi e discutibili in cui ci si trova di fronte a giapponesi che in gelateria non riconoscono la differenza tra cono e coppetta, e avventori del ristorante che chiedono il caffè senza tazzina, si ride con semplicità dei nostri fastidi quotidiani e perché no, si scopre che in fondo siamo tutti un po’ fastidiosi. L’exploit sui social, in particolare con i divertenti video su Instagram, l’hanno portata ad avere successo anche nel ‘mondo reale’, così potremo osservare la simpatica Ginevra pure dal vivo.

Innanzitutto, in che modo il web ha cambiato la sua vita?

"Mi ci sono trovata, sono nata e il web era già presente – esordisce Ginevra – . Mi sono adattata a questa forma di comunicazione e il web ha dato la direzione al sogno che avevo fin da piccola: far sorridere la gente".

Alla prima in teatro, qual era la paura più grande?

"In questi giorni, prima della prima, la paura è quella di non soddisfare le aspettative, soprattutto quelle delle persone vicine a me. Ho però la fortuna di aver accanto persone che credono e continuano a credere in quello che faccio. Non dimentichiamo, però, che ho anche paura dei ragni!".

Tutto ciò che va sui social, può essere trasposto sul palcoscenico?

"No, ed è anche meglio così. Ogni forma di comunicazione ha le sue regole e i suoi punti di forza".

Da influencer si insegna, si impara o cos’altro?

"Ma le sembro influencer? Chi vuole che si faccia influenzare da me – ride –. Preferisco definirmi ‘funny content creator’".

Il rapporto con Firenze, la sua città...

"Con Firenze ho un amore viscerale: è parte della mia comicità, tanti dei miei personaggi nascono da situazioni fiorentine. Firenze è casa e per me è la città più bella del mondo".

Cosa pensa invece della Liguria? Ha dei ricordi?

"La Liguria è una terra bellissima, da piccolina mi innamorai perdutamente dei paesaggi e del mare di alcune zone della riviera. Sono molto felice di portare un po’ della mia comicità anche lì".

Vedere finalmente dal vivo le persone che la sostengono sui social che effetto fa? Si immaginava tutto questo affetto?

"Osservare in faccia la gente che mi sostiene, è stato sempre il mio sogno. Avevo bisogno di guardare le persone che non posso vedere dietro lo schermo, sebbene i miei fan siano molto affettuosi anche sui social. Così tanta dimostrazione di affetto, però, non me l’aspettavo proprio e mi emoziona molto".