REDAZIONE LA SPEZIA

"Ho seguito una prassi già in uso a Sarzana"

Dopo il concorso annullato il comandante Franzini spiega perché quel regolamento è da rivedere: "Tempi impossibili da rispettare"

Il concorso annullato è già al centro della bufera e non sono escluse ricorsi al Tar. Per il momento la graduatoria finale delle prove di esame che hanno portato a nominare, ma solo virtualmente e per pochi giorni, un nuovo ispettore della polizia municipale sono da ritenersi nulle. L’esito delle prove è stato invalidato dalla determina firmata dal responsabile dell’area amministrativa e contabile del Comune di Sarzana.

Ma il comandante della polizia locale Roberto Franzini non ci sta e difende il proprio operato fugando ogni dubbio sulla regolarità del concorso e anche in merito alla comprovata preparazione dei candidati. Non è stato semplice riuscire a ottenere la versione ufficiale dal capo della polizia locale, in base a un rigido protocollo che impone di non rilasciare informazioni se non dopo il via libera stabilito in varie stanze, ma Roberto Franzini pur nel rispetto della disposizione ha voluto ribadire la trasparenza del comportamento e sottolineare l’inadeguatezza del regolamento del concorso dal quale è scaturito il polverone. "Secondo l’articolo 28 – spiega Franzini – avrei dovuto insieme alla commissione redigere le domande dell’esame un’ora prima dell’inizio della prova. Per questo abbiamo preparato in anticipo i 90 quiz, divisi in 30 ciascuno per le 3 prove. Al tempo impiegato se aggiungiamo le operazioni di fotocopia dei testi e la consegna dopo averli imbustati si sarebbero perse delle ore. I corsisti quanto avrebbero dovuto attendere seduti in aula ? Per questo i test sono stati predisposti giorni prima e poi chiusi in cassaforte. Non ho fatto niente di straordinario ma ho seguito una prassi già adottata a Sarzana nei precedenti concorsi di assunzione. Prendo atto della decisione del dirigente e la rispetto. Ma non accetto che possa essere messa in discussione la mia professionalità dimostrata in tanti anni di carriera".

Ma l’atto firmato dal dirigente Giuliano Caso parla chiaro e specifica che il mancato rispetto delle garanzie procedimentali previste " potrebbe comportare una riduzione del prestigio dell’amministrazione, lasciando trasparire una violazione, sebbene potenziale, del principio di imparzialità". Insomma la commissione non avrebbe dovuto anticipare il lavoro ma adeguarsi alla direttiva. La delibera del dirigente specifica inoltre che non si può ovviamente parlare di lesione del principio di imparzialità, in questo caso le conseguenze sarebbero ben piu’ pesanti, ma il mancato rispetto del protocollo ne potrebbe far insorgere il dubbio nei concorrenti. E per questo il concorso, episodio che non ha precedenti a Sarzana, è stato annullato.

Massimo Merluzzi