
Alla Spezia erano soltanto due. Sedile in finta pelle nera (skai) imbottita, sottile volante a due razze, una linea aerodinamica quasi attuale. Parcheggiate ai giardini pubblici di viale Mazzini in attesa del loro prossimo piccolo e fortunato conducente. Una verde e l’altra rossa fiammante, di latta. Lucciola è una piccola vettura elettrica prodotta nel 1949 dall’azienda Piero Patria di Torino in soli duecento esemplari in tutta Italia e famosa alla Spezia perché attrazione per i bambini della città che sfrecciavano sulle sue quattro ruote. Ma sempre con accompagnatore: l’auto poteva infatti raggiungere la velocità di 15 Km orari e funzionava con una batteria simile a quella di una vera automobile. Oggi dei quattro esemplari rimasti, uno è nell’ esposizione, a cura di Paolo Rebecchi, di giocattoli d’epoca in latta “Plin Plan“ presso gli spazi di Fondazione Carispezia in via Chiodo 36. La mostra, presentata ieri mattina alla presenza del presidente della Fondazione, Andrea Corradino, rimarrà aperta al pubblico da mercoledì 22 dicembre a domenica 9 gennaio. "Oggi – dice Corradino – inauguriamo un evento collaterale alla mostra “Admirabile signum“ arricchendo così l’ evento dedicato al Presepe, con una collezione di giocattoli antichi con 60 pezzi originali, vere e proprie opere d’arte. Ringrazio Rebecchi che ha messo a disposizione della città la sua collezione, un tesoro personale che con il Presepe completa la dimensione dell’avvenimento natalizio. I giocattoli, opere di fine artigianato in latta tracciano la storia del giocattolo da fine’800 agli anni ‘60. Plin Plan è il titolo onomatopeico dal suono del meccanismo dei giocattoli a molla “plink plank“ appunto". Rebecchi, ringraziando, sottolinea come insieme alla mostra sia stato realizzato anche un suo sogno: "Tutti questi giocattoli – precisa – salvo qualche robot più recente, hanno meccanismo a molla o a filo ed erano ispirati ai numeri di artisti circensi e di piazza o da ciò che il tedesco Lehmann (ndr. fondatore dell’omonima fabbrica di giochi in latta per bambini) vedeva in giro per il mondo". Qui il più antico giocattolo della mostra “Clown acrobata“ del 1895 con meccanismo a filo che avvolgendosi carica e svolgendosi, invece, imprime il movimento al personaggio facendogli compiere numerose giravolte. A molla invece “Clowns acrobati“ dei primi ‘900 che fa volteggiare due acrobati alla sbarra e da il nome alla mostra. Esemplare unico e funzionante, l’aereo a pedali del 1918 che riproduce proprio quello di Francesco Baracca. Insieme a loro anche il ballerino di Tip Tap, il Torero, la Giostra e tanti altri.
Alma Martina Poggi