REDAZIONE LA SPEZIA

Genova riparte dal piano Caruggi

Il sindaco annuncia cento interventi per 137 milioni di euro. Obbiettivo: il rilancio del centro storico della città

Dopo la ricostruzione del ponte sul Polcevera, rappresenta l’ennesima sfida per Genova: la riqualificazione del centro storico della città, uno dei più grandi d’Europa e patrimonio Unesco. Il piano ‘Caruggi’ - complesso di 100 interventi tra urbanistica, mobilità, sicurezza, commercio e turismo per 137 milioni di euro già disponibili – è stato annunciato ieri direttamente dal sindaco Marco Bucci.

"E’ uno dei progetti più importanti per Genova dopo il ponte di San Giorgio. Il nostro obbiettivo è aumentare la qualità di vita di chi ci abita e lavora, coinvolgendo gli stessi cittadini – ha detto il sindaco –. Non vogliamo che il centro storico sia solo un’attrattiva turistica, deve diventare un posto dove sia bello vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero, un posto di alta qualità di vita. E poi vorremmo che diventasse un punto di riferimento per chi va a fare shopping. Vogliamo portare la luce nella città vecchia - dice Bucci - anche dando respiro, ove possibile, ad alcune piazzette e vicoli, sarà una demolizione in verticale delle cosiddette superfetazioni, stratificazioni aggiunte agli edifici dopo gli anni Cinquanta e Sessanta".

A livello urbanistico, nel piano Caruggi è prevista la riqualificazione di undici piazze e il recupero dei margini delle mura storiche. Si proseguirà inoltre con il progetto di concessione degli immobili confiscati alle mafie a canone zero per associazioni no profit ed enti culturali, la realizzazione di uno studentato diffuso e, appunto, eventuali demolizioni di quelle parti spurie aggiunte nei decenni e dopo gli anni Cinquanta, con l’obbiettivo di aumentare la luce. I progetti edilizi a partire per primi saranno quelli nella zona di Pré, che sono già in parte pronti, ma presto partirà una chiamata ai proprietari privati per dare la possibilità, anche attraverso i bonus pubblici, di effettuare migliorie per esempio sulle facciate e sul piano dell’efficientamento energetico.

Tra i progetti previsti, la creazione di co-housing sociale per donne vittime di violenza, una rete di illuminazione a led e l’attivazione di una linea bus elettrica e ‘slim’ in grado di percorrere le strette vie del centro, e verranno adeguati i percorsi e gli spazi pedonali, con nuove ciclostazioni per bici e monopattini. E a chi teme che si possano abbattere edifici del 1300 o del 1400, il sindaco risponde che "ogni processo sarà portato avanti in accordo con la soprintendenza, anche dove si deciderà di demolire piccole parti al piano strada e ricostruirne nuove più efficienti".

Intanto però esiste già lo strumento con cui il Comune potrà intervenire anche con abbattimenti su immobili di proprietà privata: a giugno è stata approvata la delibera che consente all’amministrazione di destinare a progetti per la collettività edifici non utilizzati o in stato di degrado da almeno 5 anni. "Non si tratta di un esproprio – spiega l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci – ma di un’azione consentita per contrastare il degrado". Il piano integrato del Comune per il rilancio del centro storico di Genova ha trovato l’appoggio di Confesercenti: secondo il presidente Massimiliano Spigno il piano "può rappresentare un cambio di passo per la città vecchia e diventare un modello d’intervento sulle delegazioni della nostra città".