Rincari. Gas alle stelle, autunno nero nei condomini

Cresce l’ansia negli amministratori dei palazzi con impianti centralizzati di riscaldamento. "Già ora rate aggiuntive per chiudere gli esercizi"

Riscaldamento (Businesspress)

Riscaldamento (Businesspress)

La Spezia. 28 agosto 2022 -  C’è una categoria professionale che in questo momento vive, di riflesso, l’ansia da caro bolletta che interessa l​e famiglie. E’ quella degli amministratori condominiali là dove gli impianti del gas sono centralizzati e nella gestione dei conti, che passano dalla prospettazione dei preventivi di spesa e delle quote da pagare sulla base dei primi, occorre giocare d’anticipo sulle prospettive di rincaro, col rischio di mettere in crisi i bilanci familiari. Sono circa 800 alla Spezia i palazzi con impianti centralizzati del riscaldamento; tutti palazzi importanti, con almeno 20 unità immobiliari. Il che porta a ritenere che almeno 16mila famiglie siano esposte alla stangate. Tremano gli amministratori condominiali.

Abbiamo testato il polso della categoria attraverso un operatore di lungo corso: il ragioniere Riccardo Bonanni, 51 anni, 35 condomini amministrati (quasi tutti a La Spezia, uno a Portovenere, 3 ad Albiano, 1 a Santo Stefano Magra), appartenente alla associazione Gesticond.

Tempi duri...

"Ormai da qualche anno, dopo l’introduzione della legge 102 del 2014, per noi Amministratori è diventato sempre più difficile fare previsioni di spesa nell’ambito dei consumi riguardanti condomìni con caldaia centralizzata, ormai quasi totalmente a gas metano".

Cosa prevede la legge?

"Con tutti i difetti delle norme dettate, si impone un concetto chiave, democratico: più accendi, più consumi, più paghi; tutto ciò regolarmente contabilizzato appartamento per appartamento grazie ai contatori personali previsti".

Cosa è successo negli ultimi tempi tra avvisaglie e riscontri di rincaro?

"Già nel settembre/ottobre 2021 noi amministratori eravamo a conoscenza che ci sarebbero stati aumenti di prezzo, ma al Governo si ragionava di aiuti e pertanto abbiamo calcolato nei preventivi condominiali un aumento del 20-30 per cento"

E’ cosa è successo?

"Purtroppo la realtà ha superato la previsione più pessimistica e siamo stati costretti ad emettere, nella maggioranza dei casi, una rata aggiuntiva a fine esercizio per compensare il maggior prezzo delle bollette del gas".

Solo l’inizio della stangata...

"Il futuro non è certo roseo; ci sono due ordini di problemi: prezzi alle stelle e difficoltà nell’approvvigionamento del gas".

Come difendersi?

"Non è raro entrare in casa di alcuni condòmini, per lo più anziani, che in inverno vivono con giacche e piumini indossati durante il giorno! La ricetta immediata sembra essere quella di accendere i riscaldamenti in maniera sempre più oculata e si stanno moltiplicando i casi di accensioni pari a zero o quasi per alcune categorie di famiglie che hanno difficoltà economiche".

Dal vostro punto di vista che ne deriva?

"Che prevedere costi per il gas a preventivo nel bilancio condominiale è sempre più difficile entrando in gioco diversi fattori: prezzi in continua oscillazione (sempre più al rialzo) e uso ‘variegato’ da parte dei condòmini che grazie alla tecnologia, imposta da qualche anno, possono decidere come organizzarsi con le accensioni".

Occorrerà diminuire le ore di riscaldamento negli impianti centralizzati...

"Sembra poco percorribile il concetto di diminuire le ore di accensione della caldaia condominiale: le esigenze ad esempio di una coppia di anziani differisce da una famiglia in cui lavorano entrambi i componenti; inoltre i caldaisti ci dicono che dal punto di vista dei consumi non conviene lasciar raffreddare la caldaia condominiale ad esempio per 2-3 al giorno per poi riaccenderla".

Dunque?

"Navighiamo a vista, nella tempesta. Si annuncia un autunno nero".

Per chi è più facile restare a galla?

"Oggi si può ritenere fortunato chi ha la possibilità di vivere in un condominio ‘ecologico’ (con classe energetica B o superiore) e in una zona temperata del nostro Paese; più difficile, per non dire problematico, in tutti gli altri casi".

Riflessione?

"Occorreva partire prima con i vari Superbonus per ristrutturare i condomìni ‘energivori’ (che sono la maggior parte), ma abbiamo visto cosa sta succedendo nel nostro Paese: molti vorrebbero effettuare lavori, con conseguenti problemi di disponibilità di materiali, ditte e problemi nell’accedere ai crediti, con prezzi che sono saliti alle stelle in ogni ambito (e non solo in Italia, la situazione è generalizzata in tutta Europa)".

Problematiche simili al caro gas?

"Il problema dei costi dell’energia sta investendo non solo il gas, ma anche il pellet che in un primo momento sembrava l’unica ancora di salvezza rimasta".

Speculazioni in vista?

"Non sono da escludere".

Prevedere un tetto al prezzo del gas?

"Dipende dal prezzo…"