
Fiera di San Giuseppe. Oltre 600 bancarelle e due notti bianche per l’evento più amato
Non ci sono certezze sull’inizio della manifestazione, ma sicuramente la Fiera di San Giuseppe ha radici molto antiche. La fiera ‘moderna’ nasce, invece, insieme alla costruzione dell’Arsenale militare, e le bancarelle non erano molte, ma significativi erano i prodotti esposti, tra cui spiccavano le collane di nocciole, dolciumi e giocattoli. Fra pochi giorni, da domenica 17 a martedì 19 marzo, si rinnova questa tradizione, che un tempo si svolgeva solo nel centro storico con interessamento di parte di viale Amendola (strada che si riferisce all’attuale statale Aurelia, che veniva chiusa al traffico). Grande novità di quest’anno sono le due Notti Bianche di San Giuseppe. Due serate all’insegna della musica che il Comune ha organizzato per rendere il clima cittadino ancora più festoso, valorizzare la fiera, ed avvicinare il pubblico giovanile alle tradizioni locali.
"La Fiera di San Giuseppe è da sempre nel cuore di tutti gli spezzini, non solo rappresenta la nostra storia e le nostre tradizioni, ma ci riporta alla memoria tanti ricordi legati alle varie fasi della nostra vita – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini – Un evento irrinunciabile che per tre giorni colorerà le vie cittadine". La Fiera di San Giuseppe, con i suoi oltre 600 banchi, è una delle più grandi a livello nazionale. I banchi presenti – aperti dalle 8 alle 20 domenica e martedì, dalle 8 alle 22 lunedì – saranno dislocati lungo un percorso di quasi 4 chilometri per una superficie di circa 15mila metri quadri, nel perimetro compreso tra via Persio (inclusa via Chiodo), piazza Bayreuth, Passeggiata Morin (tranne l’area demaniale di Largo Fiorillo). Anche per l’edizione 2024 i banchi saranno posizionati in piazza Europa come già nel 2019, saranno infatti utilizzate le aree di via Persio, via Chiodo e piazza Bayreuth come già per l’edizione 2018; piazza Verdi ospiterà poi una trentina di associazioni onlus. Questo il percorso: viale Mazzini, via Don Minzoni, via Chiodo, Passeggiata Morin, via Persio, via Cadorna, viale Diaz, Area monumento a Garibaldi (giardini pubblici), piazza Bayreuth e piazza Europa.
Nel dettaglio sono 21 gli operatori fieristici provenienti dal territorio comunale, 24 quelli provenienti dalla provincia e 543 gli operatori da fuori provincia. In particolare 57 i banchi di porchetta, panini o formaggi e salumi; 65 quelli di dolciumi, frutta esotica e simili (di cui 25 della zona tipica di Lamporecchio); 158 i banchi di abbigliamento; 9 quelli alimentari provenienti dalle zone tipiche d’Italia (Sardegna, Romagna ); 9 di frutta esotica; 52 casalinghi e articoli dimostrativi; 3 i posteggi in cui si vendono prodotti derivanti dalla lavorazione del cinghiale; 5 i rivenditori di ceramiche arrivati da zone tipiche di questa lavorazione; 3 rivenditori ferro battuto. Infine, pure quest’anno è vietata la vendita di animali, come previsto dal regolamento comunale per la sanità e la tutela degli animali.
Marco Magi