
La giornata di svago stava per trasformarsi in tragedia e solo grazie al tempestivo intervento del 118, ora lo sfortunato protagonista ne può parlare con ritrovata serenità, ringraziando chi lo aiutato in un momento drammatico. L’episodio durante una battuta di caccia organizzata dalla squadra numero 90 nella zona di Zignago, è lì che durante la giornata uno dei componenti del team è rimasto colpito da un colpo di fucile. Una ferita grave che poteva costargli cara. "I momenti concitati di quel pomeriggio – racconta Nicolò Zanini, componente della squadra 90 – hanno colpito tutti i componenti della squadra di caccia, sia per il possibile tragico epilogo (fortunatamente sventato) e soprattutto per la competenza di gestione dell’evento con cui tutto il team dell’emergenza ha risposto. Questo tragico incidente di caccia, avrebbe potuto portare alla morte il nostro caro amico Mauro Meriggi". La chiamata di sos ha mosso immediatamente una task force di soccorritori.
"Tutto il servizio di soccorso del 118 – prosegue Zanini – è stato tempestivo e a loro va tutto il nostro ringraziamento. Dalla prima chiamata al 118, il rapido arrivo della Pubblica Assistenza di Zignago (cui è stata poi consegnata una targa) e dell’equipaggio dell’auto medica Delta 3 di Brugnato". Quanto accaduto ha richiamato l’importanza della catena del soccorso, "e vogliamo ribadire il ruolo rivestito dalla struttura diretta dal dottor Fabio Ferrari. Le immense doti professionali ed umane mostrate da quanti sono intervenuti, ci hanno consentito di testare l’importanza di poter godere di un sistema di soccorso ed emergenza territoriale di alto livello". Tutti i componenti della Squadra 90 ringraziano la centrale operativa 118 Spezia Soccorso, i componenti dell’automedica D3 ed al servizio di elisoccorso della Regione Liguria, il reparto di terapia intensiva del Sant’Andrea diretto dalla dottoressa Cinzia Sani ed di chirurgia diretto dal dottor Berti "dove il nostro amico ha ricevuto le migliori cure fino alla guarigione".