
I tecnici di Sacaim, azienda che si occuperà della costruzione del fabbricato
L’edilizia sanitaria come trampolino di rilancio del settore edile sul territorio spezzino. Tradotto in numeri: massa salariale dal valore di oltre 20 milioni di euro per 7000 ore di lavoro con più di un centinaio di lavoratori impiegati. Lo rivela un dossier dedicato alla realizzazione dell’ospedale Felettino, elaborato dalla Filca Cisl Liguria. Un ipotetico orizzonte più che florido per un comparto che sta riemergendo dalle sabbie mobili del Superbonus. "L’edilizia sanitaria deve rappresentare una delle prossime sfide per il nostro comparto che deve guardare al futuro puntando sulle grandi opere ma non solo – commenta il segretario generale della Filca Liguria, Andrea Tafaria –. Attraverso questa analisi sul Felettino abbiamo voluto sottolineare l’importanza dell’opera e la necessità di procedere spediti sfruttando le professionalità spezzine e di tutta la Liguria. Un’opera che genera oltre 20 milioni di massa salari può dare slancio e forza all’edilizia locale che si trova davanti ad un bivio: infatti l’ultima fotografia della Cassa Edile della Spezia spiega che i parametri sono in aumento ma non basta". I lavoratori sono passati da 3772 a 3840 mentre per quanto riguarda le imprese c’è stato un leggero calo, infatti sono scese da 700 a 675. Un dato interessante è anche quello sulla massa dei salari che ha avuto una lieve crescita da 22milioni 300mila euro ad oltre 23milioni.
"Il progetto del Felettino – continua Tafaria - ci dice chiaramente che si potrà dare occupazione ad oltre 100 edili con la possibilità concreta che la manodopera possa aumentare ulteriormente: senza dimenticare tutto l’indotto che potrà portare altri 300 posti di lavoro". Il territorio spezzino però si troverebbe a fare i conti con un aspetto da non sottovalutare. "Bisogna accelerare sulla formazione di figure specializzate - dichiara - è una doppia occasione sia per i giovani che decidono di entrare in un mondo, come quello dell’edilizia, che è in continua trasformazione ma anche un’opportunità per gli edili che vogliono acquisire nuove competenze. La costruzione del Felettino ci deve spingere in questa direzione ma deve rappresentare un punto di svolta perché l’edilizia presto affronterà una nuova stagione e dovremo essere preparati". E’ lo stesso presidente di Ance La Spezia, Alberto Bacigalupi, a sottolineare questo punto: "E’ un momento storico effervescente e dinamico per il settore edile grazie alle grandi opere in fase di realizzazione sul nostro territorio. Siamo pronti a cogliere la grande sfida del nuovo ospedale Felettino attesa da tempo, ma per farlo abbiamo bisogno di puntare sulla formazione di figure specializzate, nonostante il reperimento di giovani lavoratori non sia semplice. Per attrarre nuova manodopera, Ance Liguria è impegnata in campagne di rilancio e di valorizzazione della figura professionale dell’addetto edile e dei vantaggi che il nostro settore può offrire".
Un altro grande tema di attualità sul tavolo è quello della rigenerazione urbana con La Spezia, seguendo un trend ligure, che si trova in difficoltà rispetto a questo nuovo approccio che si sta trasformando nel riordino della normativa a Roma presso la Camera dei Deputati con l’inizio dell’iter della proposta di legge: "Ha ragione il nostro segretario generale aggiunto della Filca Cisl Ottavio De Luca, bisogna sfruttare questa occasione perché come dice giustamente lui si può creare un modello che coniuga crescita, sicurezza e sostenibilità. Anche nel territorio spezzino - conclude Tafaria - si potrebbe seguire questa strada garantendo una rigenerazione urbana nel rispetto anche delle regole europee puntando su un’edilizia sempre più green".
Ilaria Vallerini